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Cronobie 06, cronache dal futuro della scienza

Undici appuntamenti nell’arco di due mesi. Nove gli incontri in cui scienziati, premi nobel, ricercatori e docenti discuteranno con cittadini e studenti di grandi scoperte, ma anche di oggetti di uso quotidiano che tanto incidono sulla qualità della vita. Due le rappresentazioni teatrali.
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Cronobie anno secondo. Si rinnovano gli incontri con la scienza, anche se la formula presenta quest’anno delle novità. "Una serie di appuntamenti - nelle parole del Rettore Calzolari – che hanno l’obiettivo di far capire che la scienza, assieme alla poesia, sono le avventure più alte dell’intelletto umano".

"Trovo giusto non solo l’idea di ripetere questa esperienza di grandissimo interesse – è l’esordio invece del Sindaco Sergio Cofferati, chiamato anche lui a presentare l’iniziativa promossa da Comune e Università – ma anche di averne modificato leggermente la formula". Non più una festa che dura un week-end, ma "un modello diverso – prosegue nella presentazione l’Assessore alla cultura Angelo Guglielmi- meno spettacolare ma che ha comunque l’intenzione di produrre effetti comunicativi e informativi di notevole interesse".

Per due mesi, dal 3 ottobre al 30 novembre, ciascun giovedì (ore 18) sarà dedicato ad un incontro. Nove in tutto in tre sedi: la Sala Poeti della Facoltà di Scienze Politiche, l’Aula Magna della Biblioteca Universitaria e l’Oratorio di S. Giovanni Battista dei Fiorentini (Corte Galluzzi), messo a disposizione dalla Banca di Bologna, che ha collaborato, insieme a Volvo, all’organizzazione dell’evento. Elisabetta Tola, Lorenzo Monaco e Paola Catapano saranno i cooordinatori.

I temi? Tutti di interesse generale come l’anno scorso. Il Rettore Calzolari ricorda i 10.000 visitatori della passata edizione, che nei bar si sono trovati ad ascoltare dissertazioni sulla meccanica quantistica. Luoghi insoliti, che hanno ospitato "argomenti solo in apparenza astrusi, ma che poi si  sono rivelati affascinanti, come affascinante sa essere la scienza quando si lega alla comunicazione". Il dolore, la scelta del sesso, il testamento biologico, ma anche l’energia, le telecomunicazioni, per citare solo alcuni degli argomenti.

Il primo e l’ultimo evento invece avranno un carattere particolare, che si evince già dal titolo "con un coraggioso punto di domanda", come fa notare il pro Rettore Roberto Grandi.

Gli scienziati sono utili? E’ dunque il titolo del primo evento, il 3 ottobre, in Sala Poeti a Scienze Politiche (l’unico al mattino alle ore 10,30) che, presentato dal prof. Giorgio Giacomelli, vedrà la partecipazione di Alvaro De Rujula, Sheldon Glashow (nobel per la fisica nel 1979) e Barry Barish, con questi ultimi due insigniti della laurea ad honorem in fisica il giorno precedente (diretta web sul sito di Scienzagiovane).

L’ultimo invece si chiamerà La scienza è patrimonio di tutti? ( 30 novembre nell’Aula Magna della BUB) e sarà un vero e proprio forum delle istituzioni e delle imprese del territorio." Il vero titolo- precisa concludendo Grandi- dovrebbe essere Quale significato possono assumere iniziative di questo tipo? Un piccolo atto di coraggio perché chi organizza eventi si preoccupa di lanciarli e davvero raramente di farne un pubblico bilancio".

E la riflessione si accentrerà soprattutto sul senso che può assumere la creazione di un network cittadino per la divulgazione scientifica. Creare legami, per costruire magari un vero e proprio palinsesto di iniziative. Perché se la vocazione scientifica è in crisi e il fenomeno riguarda tutto il mondo, l’inversione di tendenza può passare solo da una più ampia comprensione del ruolo sociale dei ricercatori.

L’idealista magico e Napoleone magico imperatore sono infine i titoli dei due spettacoli teatrali, rispettivamente opera del Teatro Clandestino e di Bustric, che si terranno il 17 ottobre (Teatri di vita in via Emilia Ponente 485) e il 27 novembre (Aula Absidale Santa Lucia), a corollario della manifestazione per la sezione "La Scienza a Teatro".