In apertura della giornata bolognese il Rettore Calzolari si è soffermato sul ruolo delle culture e delle lingue che "anzichè barriere e recinti sono oggi da considerare fonti di grande ricchezza".
Dello stesso avviso anche Francesco Sabatini, Presidente della Crusca che ha preso la parola subito dopo accennando non solo alle radici ma anche ampliando lo sguardo verso il futuro, insito nella fomazione stessa dei traduttori e degli interpreti linguistici.
Poi ha proseguito il prof. Lozano sottolineando il ruolo delle lingue nazionali, espressione delle identità e delle culture, ma anche la necessità di costruire ponti culturali oltre che linguistici attraverso il ruolo e la formazione dei traduttori.
Affermare le differenze, non crearle. Per il prof. Rafael Lozano Miralles, direttore della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì (SSLMIT), è questo il compito delle lingue d’Europa. "L’evento – spiega Lozano Miralles - ha due obiettivi: parlare del ruolo identitario delle lingue nazionali e di quello "ponte" che si deve cercare di portare avanti attraverso il ruolo dei traduttori.
In questo senso viene data centalità alla lingua italiana che può fare da riferimento, per le sue caratteristiche, alle altre lingue europee.
"Certo – prosegue il professore Lozano– non si discute del ruolo strumentale assunto dall’inglese. Ma multiculturalismo e multilinguismo passano attraverso l’affermazione di altre lingue europee".
"Tutte le lingue d’Europa sono patrimonio comune di tutti i cittadini europei. Le lingue vanno messe accanto ad altri beni che affidiamo a una tutela collettiva: l’ambiente, il clima, le fonti d’energia, la sicurezza, la salute" ha scritto di recente sul Corriere della sera il presidente della Crusca Francesco Sabatini.
In questo senso uno degli ospiti d’eccezione della prima delle due giornate, quella fiorentina ospitata a Villa Reale di Castello (via di Castello 46), è stato il commissario europeo per il multilinguismo Leonard Orban. A lui è spettato il primo degli interventi, dopo i saluti di rito. "E’ la prima volta – spiega Lozano Miralles- che a livello di Commissione europea viene creato un commissario per questa tematica." Oltre alla sua ci sarà comunque una "forte presenza di alti funzionari della Commissione europea durante tutte e due le giornate".
Nella giornata bolognese nel Complesso di Santa Cristina (piazzetta Morandi 2) il focus è sul ruolo della traduzione e dell’interpretazione.
Tra l’Accademia della Crusca e l’Università di Bologna i rapporti scientifici sono intensi da anni.
Assumendo la presidenza dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini ha basato la difesa e il rafforzamento dell’italiano sull’idea di un fronte comune di tutte le lingue d’Europa, grandi e piccole, sulla loro costante interazione, e quindi sulla traduzione, che da necessità diventa risorsa, fonte di arricchimento reciproco di ciascuna lingua.
Questa apertura verso la traduzione e l’interpretazione ha creato un legame scientifico solido tra la secolare Accademia fiorentina e la sede di Forlì dell’Alma Mater, che ospita uno dei centri di eccellenza per la formazione dei traduttori e interpreti e per gli studi traduttologici e multiculturali a livello europeo (la SSLiMIT e il Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture, SITLeC). Oltre ai docenti, questa collaborazione ha visto come protagonisti gli studenti della SSLiMIT. Il 9 marzo scorso, cinquanta studenti del primo anno del Corso di Laurea Specialistica in Traduzione Settoriale e per l’Editoria, accompagnati dal Prof. Michele Prandi, docente di linguistica e Direttore del SITLeC, sono stati ospiti entusiasti e attivi della Villa di Castello in occasione del convegno ‘Traduttori per l’Europa’ organizzato dall’Accademia con la collaborazione del Dipartimento di Forlì e dell’Unità di Traduzione Italiana di Bruxelles.
Tornando alla giornata bolognese, la relazione di esordio è stata affidata alla professoressa Maria Luisa Altieri Biagi e ha avuto per tema "Le lingue degli stati nazionali all’Europa del Duemila".
Poi una serie di interventi sui cardini del multiculturalismo prima e, nel pomeriggio, sull’Europa come fucina per la crescita delle lingue, interventi che hanno sottolineato il ruolo strategico della formazione di traduttori e interpreti nell’ottica di una sempre crescente internazionalizzazione che deve dare risposte a nuove sfide, a nuovi mestieri, a nuovi ambiti della conoscenza.
A conclusione la proiezione di una video-intervista al poeta Andrea Zanzotto, con un dialogo di Maria Luisa Altieri Biagi, Marco Benedetti, Niva Lorenzini e Francesco Sabatini. "L'idea dell'intervista - racconta l'autrice, prof. Lorenzini -è nata su invito del presidente della Crusca e prende le mosse da un saggio Europa, melograno di lingue, scritto da Zanzotto nel 1995 sul tema della traduzione". L'inedito documento, realizzato davanti al camino, nel tinello di casa Zanzotto a Pieve di Soligo, affronta il problema della traduzione di opere di altri, della traduzione della poesia, ma anche del rapporto tra le lingue e i dialetti".
Al montaggio del video (con il contributo di Unibocultura e della Fondazione del Monte) ha partecipato anche Franscesco Carbognin, studioso e già autore di un'altra video-intervista al poeta.