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Torna Human Rights Nights: diritti umani e 'resistenza'

Parte sabato 12 aprile, l'ottava edizione del festival dei diritti umani: film, documentari e corti in arrivo da tutto il mondo per raccontare le tante forme di lotta per la conquista e la difesa delle libertà. Ma anche musica, arte, fotografia, workshop, eventi speciali per dare forza al coivolgimento e alla partecipazione
Human Rights Nights - Locandina

(Soprav)Vivere, ovvero resistere e lottare per la conquista e la difesa dei diritti umani e civili. E' il titolo che accompagna l'ottava edizione di Human Rights Nights, festival dei diritti umani in programma tra Bologna e Forlì dal 12 al 20 aprile. Un fitto cartellone di appuntamenti che si concentra sulla proiezione di film, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, e si arricchisce quest'anno di eventi artistici, musicali e culturali.

Il festival, promosso da Università di Bologna, Comune e Cineteca, assieme al Center for Constitutional Studies and Democratic Development, si avvale da quest'anno di una nuova partnership con l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e della sponsorizzione della Casa editrice Utet, che ha da poco pubblicato l'opera 'Diritti Umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell'epoca della globalizzazione'. "I contributi dell'Assemblea Legislativa e di Utet - spiega il Prorettore Roberto Grandi - sono molto importanti anche guardando al futuro: grazie a loro abbiamo la possibilità di presentare un festival con qualche certezza in più".

Al centro di questa ottava edizione c'è il tema della 'resistenza', rappresentato dalle tante forme di lotta per i diritti umani che ogni giorno vengono portate avanti in ogni parte del mondo. Lotte vive e tenaci che attraverso il supporto delle immagini possono donarci nuovi sguardi e prospettive sui problemi che abitano la società di oggi. "Oggi - continua il prof. Grandi - ci attiviamo solo quando un fatto è accaduto ed è arrivato ai nostri occhi. 'Resistere' significa anche tentare di intuire che cosa si può fare prima che le cose accadano".

Le pellicole in concorso sono suddivise non più in due ma in tre filoni: ai documentari e ai cortometraggi si aggiunge infatti quest'anno anche la categoria 'fiction', che vede tra le sue fila 'The Hunting Party' (martedì 15 aprile, ore 20,30), la cui proiezione inaugurerà il festival, 'The 11th Hour' (venerdì 18, ore 20,15), prodotto da Leonardo Di Caprio, e l'acclamato 'Persepolis' (venerdì 18, ore 22,15), di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud. Grandi produzioni, quindi, cui si affiancano tanti documentari, spesso indipendenti, scovati in giro per il mondo: film che raramente vengono distribuiti nelle sale o trasmessi dai canali televisivi. "L'immagine in movimento - racconta il direttore della Cineteca Gianluca Farinelli - ha avuto ed ha un ruolo fondamentale nella percezione globale di che cosa voglia dire 'diritti umani'. Del resto, non si tratta solo di mostrare, si tratta di promuovere nello spettatore una visione consapevole".

In arrivo da tutto il mondo, le pellicole in concorso raccontano vicende come i bombardamenti in Libano nel 2006 ('Sous les bombes', mercoledì 16, ore 20), l'inquinamento del Delta del Niger causato dal petrolio ('Delta oil's dirty business', mercoledì 16, ore 22,15), la piaga della pena di morte ('In prison my whole life', venerdì 18, ore 20). Spazio anche all'Italia con 'Lo stato di eccezione' (domenica 20, ore 14,30), sul processo legato all''armadio della vergogna', e la storia del movimento femminista con 'Vogliamo anche le rose' (giovedì 17, ore 22,30).

Come avviene già da diversi anni Human Rights Nights si sviluppa su una duplice sede: non solo Bologna, ma anche Forlì. "Portare Human Rights Nights nella realtà forlivese - spiega il prof. Paolo Zurla, direttore del Polo Scientifico-Didattico di Forlì - ha reso possibile l'incrocio tra le facoltà, con le loro specificità, le associazioni studentesche, e i gruppi attivi nella società civile. In questo modo si riesce ad arricchire notevolmente sia il dibattito universitario che quello cittadino".

L'ottava edizione di Human Rights Nights non si concentra però unicamente sui prodotti cinematografici, ma aggiunge anche eventi speciali, workshop, musica, arte: un intreccio che punta a riflettere sempre più marcatamente lo spirito partecipativo su cui si basa il festival. Dalla cena indiana con dj a Vicolo Bolognetti (domenica 13, ore 20), alle mostre d'arte 'Headscapes' e 'Mahamudra tra cielo e terra', alle fotografie di 'Positive lives' e le grandi polaroid di 'Diritti umani a hollywood', fino a eventi come la presentazione del libro a cura di Roberto Grandi e Cristina Demaria 'Marketing e rappresentazione dei conflitti. Media, opinione pubblica, costruzione del consenso', è un programma ricco ed eterogeneo che da ogni parte del mondo racconta i mille modi dei popoli per (soprav)Vivere.