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Everyday science: la notte dei ricercatori 2009

Una notte da passare con i neuroni "accesi" quella che andrà in scena il 25 settembre a Bologna ed in altre sette città dell’Emilia-Romagna. Una notte in cui la ricerca diventa esperienza, emozione e spettacolo, grazie ad un evento organizzato da Aster con la partnership dell’Alma Mater e delle altre università della regione.
logo Esperimenti, lezioni aperte, giochi, dimostrazioni, visite guidate, percorsi virtuali, incontri con esperti, concerti. La notte dei ricercatori, per la prima volta in Emilia Romagna, è già dal 2005 un appuntamento consolidato in Europa per portare la scienza fuori dai laboratori.

A Bologna il centro della manifestazione sarà lungo via Zamboni. Assieme agli scienziati e ai ricercatori ci sarà anche un’insolita Serena Dandini che darà vita ad un talk-show sulla ricerca, accompagnato da intermezzi musicali della Swingers Orchestra e che vedrà anche la partecipazione di Piergiorgio Oddifreddi. L’apertura della manifestazione sarà alle ore 16 a Piazza Ravegnana e poi si snoderà lungo tutta via Zamboni: Palazzo Malvezzi, Piazza Scaravilli e Palazzo Poggi, Accademia delle Scienze, Osservatorio Astronomico e La Scuderia. Tra segreti della chimica e sorprendenti fonti di energia, modi intelligenti per costruire le case e racconti di esplorazioni, dimostrazioni di fenomeni fisici e ottici o lezioni interattive su Darwin. Il tutto proposto da gruppi di ricercatori provenienti dalle università e dai centri di ricerca pubblici di tutta la regione. Oltre a musica, teatro, recital e conferenze-spettacolo, per fare della "notte della ricerca" una festa per tutta le città. Per l’occasione anche la porte dell’Osservatorio del Dipartimento di Astronomia (via Ranzani 1) si apriranno al pubblico dalle ore 20 per una serata di musica e osservazioni stellari (Astroblues).

A Cesena invece la manifestazione sarà ospitata nella cornice storica di Palazzo Mazzini Martinelli dove i ricercatori del Polo Scientifico didattico di Cesena proporranno l’apertura dei laboratori con interessanti percorsi conoscitivi su alimentazione, psicologia, informatica, architettura e discipline ingegneristiche. Dalle ore 17 alle ore 24 la Sala del Fuoco quella dell’Acqua e quella dell’Aria assieme ai corner della Terra e dell’Etere ospiteranno dimostrazioni esperimenti ed incontri. E non mancherà la musica dal vivo con il doppio concerto dell’Alma Jazz Orchestra alle 19.30 e alle 22.00. mentre già dal pomeriggio verrà allestito un punto ristoro a cura dei volontari di AVIS Comunale Cesena.

A Faenza la notte dei ricercatori si svilupperà dalle 15.00 alle 22.00 attraverso un'alternarsi di eventi di scienza e cultura. All'interno del Parco Scientifico Tecnologico i ricercatori proporranno varie dimostrazioni scientifiche in laboratorio sull'applicazione quotidiana della ricerca, una conversazione scientifica ma anche due mostre fotografiche, l'osservazione di corpi celesti, una breve rappresentazione teatrale, un concerto di chitarra classica ed uno spettacolo di balli folkloristici.

A Ravenna, invece, al mattino del giorno 25 si terrà un convegno sulle fonti rinnovabili a cui parteciperà anche il prof. Vincenzo Balzani, mentre in serata si parlerà del cibo degli antenati e verrà anche proposto un viaggio negli archivi criminali con Mauro Mazzotti autore della Guida di Ravenna in 28 delitti. La notte dei ricercatori è un appuntamento europeo, realizzato sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione, a cui l’Emilia-Romagna partecipa per la prima volta grazie ad Aster (Associazione Scienza e Tecnologia Emilia-Romagna) e in partnership con le Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio, Parma e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, per evidenziare lo straordinario tessuto emiliano-romagnolo di "produzione della conoscenza".

La manifestazione si svilupperà oltre che a Bologna, Cesena, Faenza e Ravenna, anche a Ferrara, Modena, Parma e Reggio Emilia. In vetrina, nelle città di tutta la regione, ci sarà tutto questo e tanto altro, per valorizzare lo straordinario patrimonio della ricerca emiliano-romagnola, capace di farsi impresa e realizzare innovazioni fondamentali per il futuro del tessuto produttivo e per la vita di ognuno.

Grazie al Programma regionale per la Ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico (Prriitt) e al Programma Spinner (la Sovvenzione Globale per la qualificazione delle risorse umane negli ambiti della ricerca e dell’innovazione tecnologica), la Regione Emilia-Romagna ha messo al lavoro oltre tremila ricercatori, impegnati nei laboratori, nei centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna e nelle aziende come personale dei laboratori. Una grande squadra di talenti che opera in ambiti decisivi per lo sviluppo e l’innovazione: scienze della vita e salute; ambiente, energia e sviluppo sostenibile; alta tecnologia meccanica; agroalimentare; edilizia e materiali per la costruzione; innovazione organizzativa. In questo ambito il lavoro dei ricercatori si fa impresa, traducendosi in risultati concreti al servizio dell’intero sistema produttivo emiliano-romagnolo.

Solo tra il 2004 e il 2007 – prima fase del Programma regionale per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico – le "officine della ricerca" del territorio hanno prodotto 115 nuovi prototipi innovativi, 20 brevetti, oltre 800 collaborazioni con le imprese, oltre 500 studi e ricerche e più di 100 nuove imprese innovative e spin-off, per favorire una ricaduta aziendale e produttiva alle idee nate nel contesto della ricerca tecnologica universitaria.