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Last Minute Market al Klimaforum 09 di Copenhagen

Tra i partecipanti al Forum Globale della Società Civile sui cambiamenti climatici ci sarà anche Andrea Segrè ideatore e presidente di Last Minute Market - spin-off dell’Università di Bologna - e preside della Facoltà d’Agraria
Cibo

Klimaforum 09, il Forum Globale della Società Civile sui cambiamenti climatici, si svolge parallelamente al Climate Change Summit delle Nazioni Unite e coinvolge scienziati, accademici, ricercatori, scrittori, attivisti, artisti che si incontrano per cercare soluzioni alla crisi climatica globale e discutere dei temi ad essa connessi. Il programma è ricco ed articolato e formato da centocinquanta dibattiti e incontri, sessanta mostre, musica, cinema ed arte.

Venerdì 18 dicembre tra gli interventi previsti ci sarà anche quello di Andrea Segrè, ideatore e presidente di Last Minute Market - spin-off dell’Università di Bologna - e preside della Facoltà d’Agraria. Segrè parteciperà alla sessione "Change waste for climate. The Last Minute Market experience" ed illustrerà il funzionamento di Last Minute Market parlando di spreco, soprattutto in campo alimentare, focalizzandosi sul rapporto tra spreco e cambiamenti climatici.

Last Minute Market si occupa di recuperare cibo (ma non solo) ancora in perfette condizioni igienico-sanitarie ma escluso dalla vendita per meri motivi commerciali (perché prossimo alla data di scadenza, perché difettoso nella confezione, perché prodotto o acquistato in eccesso), lungo tutta la catena agroalimentare, dal campo alla tavola, per poi distribuirlo agli enti caritativi che operano nel terzo settore.

Last Minute Market ha sviluppato un sistema originale di recupero degli sprechi, che è sostenibile sia da un punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Andrea Segrè, conferma la potenzialità del progetto: "Se il modello Last Minute Market venisse implementato sull’intero territorio italiano - secondo gli studi sull'impatto ambientale realizzati - da tutto il settore distributivo dall’ingrosso al dettaglio si potrebbero recuperare all’anno ben 244.252 tonnellate di cibo per un valore complessivo di 928.157.600 euro. Sarebbe inoltre possibile fornire tre pasti al giorno a 636.600 persone e risparmiare 291.393 tonnellate di CO2 che sono invece attualmente prodotte a causa dello smaltimento del cibo come rifiuto".

Il dieci per cento delle emissioni di gas serra dei paesi sviluppati deriva infatti dalla produzione di cibo che viene giornalmente gettato. I paesi europei hanno cibo a disposizione in quantità tre volte maggiore a quello di cui avrebbero bisogno, eppure in Europa - e non in Africa - ancora 43 milioni di persone sono a rischio di sicurezza alimentare. Con il cibo gettato a livello mondiale si potrebbero nutrire tre miliardi di persone. Il cibo è sprecato lungo tutta la filiera. Le eccedenze, i surplus si materializzano ovunque nel mondo.

Ecco perché Last Minute Market funziona: è un modello da cui tutti gli stakeholders - dalla imprese agroalimentari che dona il cibo in eccesso, all'ente caritatevole che riceve il cibo recuperato, all’amministrazione pubblica che sostiene l’iniziativa nei territori di sua competenza e a tutti i cittadini - traggono un proprio beneficio e contribuiscono al tempo stesso a un uso ottimale di un bene prezioso come il cibo.