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Tra geologia e attualità torna il Sabato del Capellini

L'ottava edizione della manifistazione al Museo Geologico inaugura il 9 ottobre. Aperture straordinarie il primo sabato di ogni mese, con una visita guidata al museo e una confernza scientifica con ospiti ogni volta diversi. Dall'Oviraptor scoperto in Mongolia al Civis sotto le Due Torri
Museo Capellini

Riparte il Sabato del Capellini, è la sua ottava stagione. Il Museo Geologico Giovanni Capellini (via Zamboni, 63), quello con il grande scheletro di Diplodoco, programma una serie di aperture straordinarie il primo sabato di ogni mese, dalle 10 alle 18. Con due appuntamenti fissi: alle 15,15 una visita guidata per le sale del museo, e alle 16,30 una conferenza, momento ludico scientifico, con ospiti di volta in volta diversi, per coprire l'ampio arco di argomenti raccolti dal tema "Geologia".

"Una occasione - recita il programma - aperta a tutti i cittadini, di ogni età, per conoscere i tesori geologici nascosti della città, e viaggiare alla scoperta delle nuove frontiere di questa scienza, in fascinosa e divertente compagnia dei giganti Diplodocus, Mastodon e balene nell’Anno del Tricentenario Marsiliano".

Si inizia ad ottobre, sabato 9, con Federico Fanti e il racconto della scoperta, in Mongolia, dei resti di un Oviraptor e del suo nido. Sempre a ottobre, sabato 23, un appuntamento fuori programma con il direttore del museo Gian Battista Vai, che in occasione della Festa della Storia parlerà de "L'eredità marsiliana e il contributo dei geologi all'Unità d'Italia".

A novembre, sabato 6, Marco Del Monte racconterà il restauro della Basilica di Santo Stefano e ancora di Bologna (e di attualità) si parlerà l'11 dicembre, con Enzo Boschi: "Civis le Due Torri e i terremoti a Bologna".

Gli appuntamenti successivi sono con Veronica Rossi ("Storia geologica della pianura dell'Arno", 8 gennaio), ancora Gian Battista Vai ("Luigi Ferdinando Marsili e i trecento anni dell'Istituto dele Scienze", 5 febbraio), Forese Carlo Wezel ("Gessi su Marte come a Bologna, in Italia e nel Mediterraneo?", 5 marzo), Paolo Forti ("Grotte nel sale, nelle anidridi, e nei gessi", 2 aprile) e Pino Rivalta ("La riscoperta delle Americhe", 7 maggio). La chiusura ufficiale sarà il 21 maggio, con un concerto realizzato in collaborazione col San Giacomo Festival.