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Laurea ad honorem a Benjamin Richler e Shlomo Simonsohn

Il titolo sarà consegnato martedì 28 giugno a Ravenna ai due studiosi di fama internazionale per il loro impegno nel campo delle collezioni di manoscritti ebraici italiani e nella pubblicazione delle fonti archivistiche relative alla presenza ebraica sparse per la Penisola
Laurea ad honorem a Benjamin Richler e Shlomo Simonsohn

Martedì 28 giugno, alle ore 16,30, presso la Sala preconsiliare del Comune di Ravenna, la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali conferirà le Lauree ad honorem in Archivistica e Biblioteconomia a Benjamin Richler e Shlomo Simonsohn, studiosi di fama internazionale impegnati in particolare nel campo delle collezioni di manoscritti ebraici italiani e nella pubblicazione delle fonti archivistiche sparse per la Penisola e relative alla presenza ebraica.

Alla cerimonia prederanno parte il Rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi e il Preside della Facoltà Pierfrancesco Callieri. La consegna del titolo è stata proposta dal prof. Mauro Perani, ordinario di Ebraico presso l’Alma Mater e Presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo. Sarà presente l'Ambasciatore di Israele in Italia Gideon Meir.


Benjamin Richler è considerato una delle massime autorità scientifiche nello studio dei manoscritti ebraici, in particolare per la storia delle loro collezioni, la loro provenienza e la loro attuale collocazione nelle biblioteche di tutto il mondo.

Nato a Montreal, Canada, l’8 gennaio 1940, ha compiuto i suoi studi alla Yeshiva University diNew York, ottenendo nel 1960 il Bachelor of Arts. Nel 1963 ha conseguito il Master of Library Science alla Hebrew University di Gerusalemme e dal 1965 al 2005 è stato attivo come catalogatore di manoscritti ebraici presso lo Institute of Microfilmed Hebrew Manuscripts della Jewish National and University Library di Gerusalemme - da poco passata alla dizione National Library of Israel - di cui dal 1997 è stato anche direttore.

Durante la sua intensa attività di studio dei manoscritti ebraici, Richler ha raggiunto una conoscenza e una competenza impareggiabile nel campo della bibliografia e della bibliologia ebraiche e ha dato un contributo di primissimo piano alla conoscenza e alla valorizzazione dei preziosi tesori manoscritti conservati negli archivi e nelle biblioteche. La sua competenza si è manifestata nella pubblicazione del volume "Hebrew Manuscripts: A Treasured Legacy" (Cleveland Jerusalem, 1990) e dei cataloghi dei manoscritti ebraici di tre prestigiose biblioteche: la Valmadonna Trust di Londra (1998), la Palatina di Parma (Jerusalem, 2001) e la Biblioteca Apostolica Vaticana (Città del Vaticano, 2008), quest’ultimo compilato a Gerusalemme e stampato in Vaticano.

Con la sua attività scientifica Richler ha dato un contributo di primissimo piano alla conoscenza e alla valorizzazione dei preziosi tesori manoscritti conservati negli archivi e nelle biblioteche della nostra Penisola, qualificandosi come uno dei più grandi bibliografi ebraici esistenti.


Shlomoh Simonsohn è ritenuto unanimemente uno dei massimi studiosi dell’ebraismo italiano.

Nato a Breslau, Germania, il 30 ottobre 1923, ha compiuto studi liceali e classici in Germania e universitari a Gerusalemme: alla Hebrew University negli anni 1943-46, conseguendo il Master of Arts, e presso lo University College della London University negli anni 1949-52, conseguendo il PhD. Ha iniziato la carriera accademica prima con un triennio, dal 1954 al 1957, nel ruolo di Research Fellow alla Hebrew University di Gerusalemme e in seguito, dal 1955, alla Tel Aviv University, divenendo prima direttore del Diaspora Research Institute e poi, dal 1971 al 1977, rettore dello stesso Ateneo.

Fondatore e direttore del progetto "Italia Judaica", costituito nel 1969 con lo scopo di localizzare, identificare e pubblicare tutto il materiale documentario relativo agli ebrei che fosse conservato negli archivi italiani, a lui va il merito di aver messo a disposizione del mondo scientifico internazionale una mole incredibile di materiale documentario conservato negli archivi italiani e relativo agli ebrei che vissero in Italia fra il tardo Medioevo e l’Età moderna.

Le sue pubblicazioni non si contano, e fra esse restano delle pietre miliari le collane dedicate alla regestazione dei documenti relativi agli ebrei in varie regioni d’Italia. Iniziate con una indagine a tappeto sui documenti relativi agli ebrei nel Ducato di Mantova ("History of the Jews in the Duchy of Mantua", Jerusalem, 1977, dopo la prima edizione in ebraico), l’ultima impresa è stata la pubblicazione di 18 volumi dedicati agli ebrei in Sicilia, "The Jews in Sicily", seguiti da una monografia storica sul tema.