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"I ricercatori parlano alla città", la nuova iniziativa di divulgazione della ricerca scientifica dell'Alma Mater

Portare fuori dalle sedi tradizionali il lavoro e le attività dei ricercatori universitari: da maggio a settembre, dieci appuntamenti che spaziano tra le diverse discipline di cui ci si occupa in Ateneo
"I ricercatori parlano alla città", la nuova iniziativa di divulgazione della ricerca scientifica dell'Alma Mater

Visite all’interno della Torre Garisenda, solitamente chiusa, in compagnia di docenti e ricercatori, che racconteranno i rilievi e le indagini, delle quali le torri sono oggetto per conoscerne lo stato di salute. Incontri per discutere nelle scuole di tutela dei diritti umani, accoglienza dell’altro, convivenza e multiculturalismo e scrivere poi una vera e propria sceneggiatura per un cortometraggio aiutati da professionisti del mestiere. Itinerari a piedi nel centro di Bologna, per riviverne la storia attraverso le pietre impiegate per realizzare oggetti ornamentali e di culto e per edificare opere di uso pubblico e privato.

Sono queste alcune delle attività che, a partire da maggio, faranno vivere la ricerca, solitamente chiusa tra le mura universitarie, nelle vie, nelle piazze e nelle scuole della città. Il progetto "I ricercatori parlano alla città", realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, nasce con l’obiettivo di portare fuori dalle sedi tradizionali il lavoro e le attività dei ricercatori universitari, in modo che la città e i cittadini possano beneficiare di questa ricchezza.

Il progetto si articola in diverse attività, incontri, eventi, itinerari, cacce al tesoro, durante le quali i ricercatori potranno raccontare e spiegare le loro attività  e animare la vita cittadina: dieci iniziative che spaziano tra le diverse discipline di cui ci si occupa in Ateneo e che sono state individuate tra le oltre 50 proposte pervenute.

Le università sono da sempre crocevia di relazioni senza confini a parte attiva dei territori in cui operano, fonte del capitale umano e motore di crescita culturale e socioeconomica. Dalla medicina alla storia, dall’ingegneria alla conservazione dei beni culturali, ogni giorno i ricercatori dell’Ateneo tentano di fornire risposte, progettando soluzioni per migliorare il modo di curarsi, di muoversi, di relazionarsi, di vivere, salvaguardando l’ambiente e progettando il futuro. Con questo progetto, si cercherà di far crescere nelle persone la percezione della ricerca scientifica come una cosa utile e divertente.

L’iniziativa si colloca inoltre nell'ottica delineata dal Piano strategico di Ateneo (2010-2013) che, nel declinare la missione, precisa che l’Alma Mater, consapevole della sua vocazione formativa e scientifica e della sua responsabilità sociale e morale intende porsi come il luogo naturale dell'innovazione delle conoscenze, del riconoscimento del merito e della piena formazione dei cittadini.

Già nel 2011 erano state realizzate due iniziative utilizzando il contributo della Fondazione del Monte: "Chimica e…" (Dipartimento di Chimica in collaborazione con Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) e "Dia-logo" (Facoltà di Lingue e Letterature Straniere), per il quale si prevede quest’anno una seconda edizione con una serie di incontri a partire da giugno.