Logo d'ateneo Unibo Magazine

Mostra per data

Segnala un evento

Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.

Dalla religione al fanatismo. Perché?

20 Ottobre 2004

Piazza Scaravilli

Tre docenti di diversa formazione per arrivare alle radici del fanatismo religioso e delle sue degenerazioni.

Nell'ambito degli incontri promossi dal CUC - Centro Universitario Cattolico - in collaborazione con l'Alma Mater e il Centro San Domenico, Fanny Stefania Cappello, docente di Sociologia della Religione all'Università di Bologna, Giuseppe Grampa, docente di Filosofia delle Religioni all'Università di Padova e Guido Mocellin, caporedattore de "Il Regno-documenti si ritroveranno giovedì 20 ottobre 2004 alle 21 nell'Aula Pietro Barilla della Facoltà di Economia, in Piazza Scaravilli, per arrivare alle radici del fanatismo religioso. Con le loro differenti competenze e metodologie di indagine, i tre oratori tenteranno una lettura critica dei fenomeni religiosi presenti nel modo contemporaneo, sotto l'angolatura della loro possibile degenerazione nel fanatismo. I recenti scenari di guerra e violenza rischiano di indurre nell'osservatore occidentale la troppo sbrigativa equazione tra cultura o religione islamica da una parte e fondamentalismo, intolleranza, prassi terroristica dall'altra. In realtà la deriva violenta rappresenta una patologia di ogni esperienza religiosa cui sono esposti in modo del tutto particolare i tre monoteismi del ceppo abramitico, con la loro pretesa originaria di universalismo e di assolutezza. Epoche e contesti storici, fortunatamente diversi da quello attuale, documentano anche per lo stesso cristianesimo l'accettazione teorica e la messa in atto di metodi in obbiettiva dissonanza non solo con la coscienza contemporanea ma, ben più radicalmente, con le stesse intenzioni originarie del messaggio e della vita di Gesù. Perciò nessuno può sottrarsi agli interrogativi sull'origine ed il senso delle espressioni deviate, nelle quali la sua stessa tradizione religiosa ha potuto e potrebbe cadere di nuovo. Tre gli aspetti su cui si svilupperà il dibattito: il rapporto tra religione e violenza, che comporta la necessità per i credenti di ricomprendere il significato religioso della guerra ben presente nella tradizione biblica, prima ancora che in quella coranica, rispettando il carattere fondativo dei testi sacri; la centralità della ricerca della pace, nella quale tutti i leader mondiali delle religioni riconoscono un aspetto irrinunciabile del loro messaggio e la necessità che ogni tradizione religiosa rilegga criticamente la propria storia passata; il ruolo della società e delle culture in cui le tradizioni religiose vivono (e che a loro volta ne sono in minore o maggiore misura il prodotto) nel condurre alla deriva fondamentalistica.