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Il lavoro ti dice chi "sei"

Presto in libreria i primi due volumi della collana Poiesis & Praxis. Per rivalutare il lavoro come fonte di produzione di identità sociali.
Uomo di spalle che cammina

Uno vuole ridare voce a una ricerca sociologica interpretativa in grado di delineare scenari futuri. L’altro vuole ripensare il lavoro come un bene comune, uno spazio pubblico da difendere e riprogettare politicamente. Sono i primi due volumi di Poiesis & Praxis la nuova collana editoriale nata per alimentare riflessioni sui lavori e sulla società capitalistica. Entrambi i titoli – Marx, Weber, Panzieri. Ricerca empirica e capitalismo e Reinventare il lavoro - saranno in libreria a partire dalla metà di dicembre, pubblicati da Sapere 2000 edizioni multimediali.

Il primo volume, dedicato a tre sociologi classici, porta il nome di Michele La Rosa, direttore della collana, oltre che del Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna. Il testo affronta interrogativi recenti, quelli posti dal sovrapporsi tra la pluralizzazioni degli orientamenti e l’individualizzazione dei rapporti, ma cercando risposte in tre saggi dimenticati dalla sociologia dell’ultimo decennio: un contributo metodologico di Max Weber, una riflessione di contenuto di Karl Marx e un intervento militante di Raniero Panzieri.

Reinventare il lavoro è invece un’opera a quattro mani in cui Michele La Rosa, Jean Louis Laville, Cristian Marazzi e Federico Chicci rifiutano la riduzione del lavoro a sfera di valorizzazione economica per esplorare il lavoro come fonte di produzione di soggettività. Quattro autori dal respiro internazionale – due italiani, un francese e uno svizzero – per sprovincializzare la prospettiva d’analisi.

Tradizione, empirismo e internazionalizzazione sono dunque i tre cardini  di  una collana che vuole tematizzare il lavoro, ripristinando in ambito di ricerca la centralità che conserva nella società capitalistica. Un sistema in cui il lavoro continua a produrre valore economico (Poiesis) e identità sociali (Praxis).

La continuità tra i primi titoli e gli obiettivi della collana prosegue anche congiungendosi alla missione della casa editrice. Sapere 2000 edizioni multimediali è infatti l’ultima evoluzione societaria a cui è approdata la Sapere, la casa editrice che dal 1967, anno in cui fu fondata a Milano, ha messo su carta le tesi delle organizzazioni studentesche e sindacali. Nel tentativo, recita lo slogan del gruppo, "di rendere visibile e leggibile ogni messaggio culturale e dare visibilità a chi non ce l’ha".