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Citizen Science: 2010 l'anno della svolta

Mentre superano quota 11.000 i questionari compilati dai turisti subacquei del Mar Rosso, il metodo di raccolta e di elaborazione scientifica dei dati elaborato dai ricercatori del BES incassa la validazione da parte della comunità scientifica internazionale
Questionari Ricordate STE (Scuba Tourism for the Environment), il progetto di monitoraggio ambientale, promosso dai ricercatori dell'Alma Mater, che coinvolge i turisti subacquei e snorkelisti nella raccolta di dati sulla biodiversità del Mar Rosso? Ebbene, arrivato al giro di boa del suo ultimo anno, il progetto STE è stato presentato il mese scorso ai visitatori di due importanti manifestazioni del settore EUDI (Salone Europeo delle Attività Subacquee) e BIT (Borsa Internazionale del Turismo di Milano). O meglio sono stati presentati i dati numerici delle rilevazioni compiute fino ad oggi: sono 11565 i questionari compilati, pari a 9329 ore di immersione.

E mentre le cifre parlano del successo che la campagna ha avuto presso il pubblico (con anche importanti risvolti sul piano del turismo sostenibile e dell'educazione ambientale), un articolo scientifico sul progetto Sub per l'ambiente (precursore di STE, svolto nel Mare Mediterraneo) è stato accolto nella prestigiosa rivista scientifica "Ecological Applications" dell' Ecological Society of America (www.esa.org). Con la pubblicazione del lavoro scientifico è stato così validato e reso consultabile per i ricercatori di altri atenei del mondo il metodo di raccolta e di elaborazione scientifica dei dati. Si tratta di un importante riconoscimento della Citizen Science, proposta sin dal 1999 dal Marine Science Group del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell'Alma Mater.