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Centro Studi La permanenza del Classico

"Animal ex anima. L'anima degli animali" è il tema della lezione affidata a Umberto Eco, giovedì 6 maggio nell'Aula Magna di Santa Lucia. Si apre così la nona edizione della manifestazione promossa dal Centro Studi La permanenza del Classico

Si intitolerà "Animalia" il ciclo di quest'anno, presentato dal rettore Ivano Dionigi e dai giovani ricercatori del Centro studi La permanenza del Classico. Sarà un'articolata riflessione su "umanità degli animali" e "animalità dell'uomo" quella che, declinata in prospettiva storico-culturale, religiosa, scientifica e politica, prenderà avvio il 6 maggio con la lezione "Animal ex anima. L'anima degli animali". Umberto Eco ripercorrerà le diverse concezioni elaborate dalla scienza, dalla filosofia e dalla teologia - tra l'antichità e la modernità - per giustificare o per negare la differenza fra uomo e animale. Accanto alla lezione, lo spettacolo "L'Asino d'oro" di Francesco Lagi e Francesco Colella, due giovani talenti del nostro teatro, che proporranno in forma di monologo drammatico l'omonimo romanzo di Apuleio, quale riflessione attualissima sulla precaria identità dell'uomo.

La seconda serata, giovedì 13 maggio, avrà come protagonista Enzo Bianchi e sarà dedicata al tema "Ominis anima vivens. La salvezza delle creature", ovvero la concezione biblica cristiana del rapporto tra uomo e animali, concepiti quali elementi complementari e spesso paritari della creazione. Le letture, tratte da Antico e Nuovo Testamento, saranno affidate all'interpretazione di due attori apprezzati e affermati come Mariateresa Bax e Roberto Herlitzka.

Il terzo appuntamento, giovedì 20 maggio, sarà con due voci autorevoli dell'etologia e della genetica internazionali: Guido Barbujani e Danilo Mainardi. I due si interrogheranno sul tema "Mutata forma. Dall'animale all'uomo", cioè sulla teoria dell'evoluzionismo e sulle similarità comportamentali e genetiche della specie "uomo" e della altre specie animali. A tale riflessione contribuiranno le letture classiche - dedicate al problema dell'antropocentrismo e al tema letterario della metamorfosi - tratte da Omero, Sofocle, Aristofane, Lucrezio, Virgilio, Ovidio e Seneca affidate a due amati interpreti del cinema e teatro italiani, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni.

Infine il ciclo sarà chiuso, giovedì 27 maggio, dal dialogo di Massimo Cacciari e Ivano Dionigi sul tema "Res publica naturalis. Animali politici". Perchè l'uomo, dall'antichità ad oggi, cerca proprio negli animali l'emblema del suo comportamento sociale e politico? Perchè gli animali forniscono all'uomo - animale politico per eccellenza - la materia per le sue utopie? Per rispondere a tali interrogativi che riprenderanno, idealmente, le questioni poste dalla prima serata - si attingerà alla riflessione di Eschilo, Platone, Lucrezio, Virgilio, Fedro e Ambrogio, affidati alle voci di due interpreti che hanno fatto la storia del teatro, Umberto Orsini e Valentina Sperlì.

Tutti gli incontri si gioveranno della regia di Claudio Longhi e delle traduzioni approntate per l'occasione dagli studiosi del Centro Studi La permanenza del Classico, Francesco Citti, Federico Condello, Camillo Neri, Chiara Nonni, Lucia Pasetti, Bruna Pieri, Fiora Scopece, Francesca Tomasi, Antonio Ziosi.

Appuntamento allora nell'Aula Magna di Santa Lucia (con collegamento in videconferenza in Aula Absidale) a partire dalle 21. Come da tradizione, l'ingresso è ad inviti, che potranno essere ritirati, fino ad esaurimento, il martedì precedente ciascuna rappresentazione, dalle 17 alle  19 presso il Centro Studi La Permanenza del Classico (via Zamboni, 32).

Per tutti coloro che non riusciranno ad essere presenti sarà reso disponibile, anche quest'anno, un servizio di diretta video online collegandosi al sito www.classics.unibo.it/Permanenza.

Durante
le serate verrà distribuito gratuitamente ai partecipanti un libro di sala con le letture e le traduzioni dei testi rapprensentati, edito dalla Bononia University Press.