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Nuovi strumenti per lo studio dell’economia altomedievale a partire dai reperti archeologici

Con un primo incontro a Ravenna è partito il percorso in vista del convegno internazionale su Economia e territorio dell'Adriatico centrale tra la terda Antichità e l'alto Medioevo.
Nuovi strumenti per lo studio dell'economia altomedievale a partire dai reperti archeologici

Individuare nuovi strumenti per lo studio dell’economia altomedievale a partire dai reperti archeologici. Questo l'obiettivo del progetto Economia e territorio nell’Adriatico centrale tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo, di cui si è svolto nei giorni scorsi a Ravenna il primo incontro. Il programma, coordinato da Enrico Cirelli, Enrico Giorgi e Giuseppe Lepore del Dipartimento di Storia, culture, civiltà dell’Università di Bologna, si svolge nell’ambito delle attività del Centro Studi per l’Archeologia dell’Adriatico di Ravenna e grazie al sostegno della Fondazione Flaminia.

Quella ravennate è stata la prima riunione in vista del convegno internazionale che si terrà il prossimo anno, sempre a Ravenna, nell’ultimo week end di febbraio. In questa occasione si inconteranno centinaia di ricercatori di varie nazionalità europee, appartenenti a università e altri enti di ricerca che si occupano dei territori che si affacciano sull’Adriatico centrale.

I 60 ricercatori che hanno aderito al progetto, hanno indagato le modalità con cui la Romagna si è trasformata dal IV secolo fino all’VIII. Sono stati evidenziati fenomeni di crisi generale delle città e del territorio fino alla ripresa e al nuovo assetto economico che si è stabilito agli inizi del IX secolo. La città di Ravenna è stata volano di questa rinascita economica anche grazie all’attività commerciale d’intermediazione svolta verso molti prodotti del Mediterraneo orientale e della Tunisia. Inoltre sono state analizzate le differenze e le convergenze con gli altri territori coinvolti in questo progetto. Tema di cui si discuterà nei prossimi incontri previsti per il mese di ottobre a Senigallia e a dicembre ad Ascoli.