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Lingue e intercultura: l’UE chiama, Alma Mater risponde

Strumenti e opportunità per l’apprendimento delle lingue straniere e dell’intercultura sono stati presentati nel corso di una giornata all’insegna dei progetti europei Lifelong Learning
Lingue e intercultura: l'UE chiama, Alma Mater risponde

Se da un lato il Parlamento Europeo identifica, tra le competenze chiave per l’apprendimento permanente, la capacità di comunicare in lingua straniera, intesa anche come abilità di mediazione e comprensione interculturale, dall’altro la Commissione promuove le esperienze di studio all’estero per aumentare l’occupabilità dei giovani, grazie all’acquisizione di nuove conoscenze e al rafforzamento di capacità linguistiche e multiculturali.

L'Università di Bologna ha partecipato e partecipa a diversi progetti europei che, in linea con le indicazioni di Bruxelles, mirano a sostenere e favorire la mobilità studentesca e allo stesso tempo offrono, all’interno dell’Ateneo, contesti di apprendimento ed opportunità di formazione internazionali ed interculturali ad un ampio numero di studenti.

Alcune delle iniziative dell’Alma Mater finanziate da fondi europei sono state presentate lo scorso 19 giugno in occasione di una giornata dedicata all’intercultura e alle lingue: E-LOCAL - Electronically Learning Other Cultures And Languages; PICT - Promoting Intercultural Competence in Translators; IEREST - Intercultural Education Resources for Erasmus Students and their Teachers.

Tutti i progetti, cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Lifelong Learning, affrontano sotto diversi aspetti l’importanza delle lingue e dell’intercultura applicata alla didattica: in ambiti specifici come la traduzione, in modo trasversale quale valore aggiunto per le esperienze di mobilità degli studenti e in quanto componente chiave nell’apprendimento delle lingue straniere.

Nello specifico, il progetto E-LOCAL offre corsi online di finlandese, italiano, nederlandese, polacco, portoghese e ungherese aperti a studentesse e studenti interessati ad acquisire un livello iniziale di conoscenza di alcune delle lingue così dette minori all’interno dell’UE. Seguendo le avventure di due studenti Erasmus, Anna ed Alex, sarà possibile ampliare le proprie abilità linguistiche e interculturali.

Con un focus sui programmi di studio postgraduate, PICT permetterà di sviluppare un modulo didattico in comunicazione interculturale per la formazione di futuri traduttori e traduttrici nelle università partner del progetto. I primi risultati e materiali del progetto saranno presentati nel corso di una conferenza sulla promozione delle competenze interculturali nella traduzione che si terrà il 27 settembre prossimo a Parigi.

Diversi sono invece i moduli didattici che verranno creati nel corso del progetto IEREST con lo scopo di offrire un percorso interculturale agli studenti Erasmus prima, durante e dopo l'esperienza all'estero, al fine di supportarli nel trarre il maggior beneficio possibile dall'esperienza internazionale in termini di crescita personale e consapevolezza interculturale.

Dalle riflessioni conclusive sulla giornata di presentazione, gli ospiti dell’Università di Leuven, dell’ITCS Rosa Luxemburg, i rappresentanti delle associazioni Erasmus Student Network e della costituenda sede bolognese di AEGEE, il Forum degli studenti europei, assieme al personale Unibo hanno concordato sull’importanza delle attività promosse dai progetti. Queste rientrano nell’ambito di un processo di formazione continua e di una ricerca costante del miglioramento della qualità didattica, al fine di offrire agli studenti un’istruzione moderna e strumenti per conseguire competenze chiave ed eccellenza per diventare cittadini europei attivi.