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A Vincenzo Balzani il premio alla carriera di Nature

La cerimonia si è tenuta al Quirinale, il professore emerito dell'Alma Mater premiato dal Presidente della Repubblica

Oggi al Palazzo del Quirinale, il professore emerito dell'Università di Bologna Vincenzo Balzani ha ricevuto il premio alla carriera "Nature Award for Mentoring in Science", insieme a un premio del valore di cinquemila euro conferito dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal caporedattore della rivista Nature Philip Campbell e dal presidente della commissione giudicatrice Luciano Maiani. Hanno presenziato alla cerimonia anche il rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi e il prorettore alla ricerca Dario Braga.

Vincenzo Balzani, scienziato italiano noto a livello internazionale per il suo lavoro di fotochimico inorganico, si è distinto per aver ispirato una generazione di giovani scienziati. Insieme a Balzani ha ricevuto il premio alla carriera anche il fisico Giorgio Parisi, mentre la biologa Michela Matteoli ha ricevuto il premio per l'attività di mentore svolto nel corso della carriera.

Balzani, da molti definito come pioniere nel mondo della fotochimica e fotofisica, è considerato uno dei chimici più encomiabili al mondo. Laureatosi presso l'Università di Bologna nel 1960, ha continuato a insegnare chimica presso l'ateneo bolognese per oltre trent'anni, dal 1973 al 2011. Balzani è stato fonte d'ispirazione per molte generazioni di giovani e di illustri scienziati, prima di diventare professore emerito di chimica presso l'Università di Bologna nel 2011. Nicola Armaroli, direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed ex studente di Balzani, lo ha descritto come "il chimico italiano più originale, produttivo e illustre, nato per insegnare le scienze".

Leif Hammerström, docente di Fisica reattiva all'Università di Uppsala in Svezia, riconosce il pensiero e la creatività intellettuale di Balzani come principale fattore influente, alla base della rispettabilissima scuola di fotochimica inorganica in Italia. "Vincenzo è un vero pioniere - ha dichiarato Hammerström - e ha contribuito in maniera essenziale ai progressi fondamentali nella fotofisica e fotochimica. Fa brillare i giovani ricercatori e la sua creatività è stata una fonte d'ispirazione straordinariamente influente in tutto il mondo della scienza". Sono pochi i ricercatori che possono essere considerati i fondatori di un determinato campo scientifico di rilievo,e certamente lui fa parte di questa categoria". "Il suo intuito e la sua creatività sono stati contagiosi, ha insegnato a tutti noi a pensare fuori dagli schemi e a usare il più possibile la nostra immaginazione", ha aggiunto Luisa De Cola, ex studentessa di Balzani e attualmente docente presso l'Università di Strasburgo, ISIS.