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Scienzagiovane spiega gli effetti dei campi elettromagnetici

Il sito di divulgazione scientifica promosso dall’Università di Bologna lancia una nuova sezione tematica relativa all’Elettromosmog. Un motivo in più per seguire questa iniziativa in costante aggiornamento, figlia di un’idea nata nel 1998, durante le celebrazioni per il bicentenario della morte di Galvani.
Tralicci dell'alta tensione Elettrosmog” è una parola frequente nelle cronache degli ultimi mesi: i possibili pericoli del telefonino, le polemiche degli ambientalisti sugli elettrodotti e la questione mai risolta delle centrali elettriche l’hanno resa particolarmente familiare. Il suo significato però è spesso oscuro, confuso o trascurato. Per questo “Scienzagiovane”, il sito di divulgazione scientifica promosso dall’Università di Bologna, ha inaugurato nelle sue pagine una nuova sezione dedicata all’argomento: un modo per approfondire gli aspetti più interessanti per il “cittadino comune” senza scadere nelle semplificazioni.

Questa nuova sezione è l’ultima fatica in ordine cronologico di un progetto editoriale, mostrato al pubblico il 26 settembre 2003 alla presenza del Rettore, dei molti docenti che hanno collaborato alla sua nascita, e di una rappresentanza di studenti di scuole secondarie bolognesi. Il coordinatore dell’iniziativa, il prof. Giorgio Giacomelli, sottolinea il carattere innovativo del sito: “Scienzagiovane – afferma - si ispira ed è in contatto con le esperienze di divulgazione del CERN di Ginevra e di altri grandi centri di ricerca, ma vuole allargare i confini di una singola area disciplinare per raccogliere tutte le istanze provenienti da un’attività di ricerca ampia e variegata come quella dell’Università di Bologna”.

Giacomelli aggiunge anche che le difficoltà non mancano: “Per uno specialista – puntualizza - la stesura di un articolo rivolto a un pubblico profano risulta un’attività ostica ed è inoltre difficile trovare un equo bilanciamento tra le varie discipline. Tuttavia, pur non potendo garantire un aggiornamento rapido, c’è un forte impegno sia per migliorare la comprensibilità degli articoli sia per ampliare lo spettro delle tematiche trattate. Due referee esterni vagliano le bozze elaborate dagli specialisti e sono già in calendario novità relative a campi finora rimasti in ombra, come la matematica, l’informatica, la medicina, la farmacologia, l’astronomia e l’economia”.

Tra le proposte future una è particolarmente innovativa. Riguarda l’introduzione di una sezione “favole”: si tratta di un esperimento giocoso in cui, con qualche licenza poetica debitamente segnalata, si utilizzerà il celebre esordio “C’era una volta…” per rendere accattivante dal punto di vista narrativo il racconto di alcuni fenomeni fisici. “Per esempio – conclude Giacomelli, svelandoci una simpatica anticipazione – si racconterà come  l’appuntamento galante tra un elettrone e un-antielettrone, si concluderà in un festoso lampo di luce”.