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Bologna celebra il nuovo Diritto canonico

Forte di una tradizione secolare che vede l’Alma Mater come la culla del diritto canonico, a fine ottobre l’Università celebra in un convegno internazionale i vent’anni dal nuovo Codice e dalla revisione dei Patti lateranensi. Ricordando la visita di Giovanni Paolo II in occasione delle celebrazioni del IX centenario.
Pittura medioevale Vent’anni sono trascorsi dalla promulgazione del nuovo Codice di Diritto Canonico e dalla revisione dei Patti lateranensi. L’Università di Bologna, la più antica del mondo Occidentale, non poteva non sottolineare questa ricorrenza, essendo stata protagonista della grande stagione della canonistica medioevale, età aurea del diritto canonico.
Così, l’Alma Mater ha organizzato per l’autunno (29, 30 ottobre) un grande convegno intitolato appunto “Il Codice di Diritto Canonico e il Nuovo Concordato vent’anni dopo”. Tra i relatori ci sono alcuni dei protagonisti di questi importanti processi politici e normativi.

“L’iniziativa – spiega il prof. Andrea Zanotti, tra gli organizzatori del convegno – si pone peraltro all’interno di un rapporto consolidato tra Università e Chiesa cattolica, basato sul riconoscimento da sempre dell’autonomia del sapere”. Fu in quest’ottica, per esempio, che si svolse nel 1988, in occasione del Nono Centenario dell’Alma Mater, la visita del Santo Padre, Giovanni Paolo II all’Università. In quell’occasione, per esempio, fu ripristinata la tradizione medioevale che vedeva i pontefici portare a Bologna le proprie codificazioni per sottoporle al vaglio dei maestri bolognesi prima dell’emanazione definitiva. Così, il Pontefice consegnò nelle mani del Rettore di allora, Fabio Roversi Monaco, la nuova codificazione canonica, sottolineata dalla lettura di un Breve Pontificio appositamente redatto per l’occasione.

La storia della nostra Università, antica di nove secoli, riporta del resto che fu da Bologna che molti dei cultori di diritto canonico partirono per sedere sullo scranno papale: è il caso di Rolando Bandinelli che divenne Alessandro III, di Sinibaldo de’ Fieschi eletto papa con il nome di Innocenzo IV e di e Prospero Lambertini che poi fu Benedetto XIV.

Non solo il diritto canonico, ma anche lo studio e l’insegnamento della teologia ebbero punti di eccellenza in città. La tradizione, infatti, vuole che sotto le Due Torri abbiano insegnato Graziano, iniziatore della scienza del diritto canonico, e , nello stesso periodo, Pietro Lombardo, considerato tra i padri della teologia, poi professore della Sorbona e vescovo di Parigi.