Saranno a Bologna il 28 e 29 Febbraio tutti i partner europei del progetto Net4Voice (New technologies for Voice-converting in barrier-free learning environments) che vede l’Università di Bologna nel ruolo di capofila.
Nel 2007 la Direzione e sviluppo delle attività web, con il supporto del Dipartimento Relazioni intearnazionali, ha infatti partecipato al bando del programma europeo Lifelong Learning Programme, nell'ambito dell'azione trasversale riguardante l’ICT (Key activity 3), proponendo un progetto in collaborazione con altri 4 partner europei: Università di Southampton (UK), Università di Ulm (Germania), Totton College (UK) e Scuola Iris Versari (Cesena - Italia).
Tra le 147 proposte progettuali presentate alla Commissione Europea EACEA (Education, Audiovisual & Culture Executive Agency) solo 20 hanno ricevuto l'approvazione per un co-finanziamento.
Ha visto così la luce il progetto Net4Voice che sfrutta la tecnologia per trascrivere su schermo automaticamente e in tempo reale le parole pronunciate da un relatore al fine di creare dispense multimediali accessibili e consultabili in formato digitale.
L’esigenza è nata dalla problematica di non completa accessibilità delle informazioni da parte di utenti disabili in contesti didattici, tematica su cui l’Ateneo è da anni impegnato. Ma si è poi sviluppata in contesti educativi più ampi e con target di utenza differenziati, come gli stranieri o personale in formazione.
Net4voice è diventato un modo per sperimentare nuove modalità di apprendimento che possano agevolare la diffusione dei patrimoni informativi, rendendoli universalmente accessibili.
In quest’ottica la tecnologia diventa uno strumento fondamentale per supportare i processi di apprendimento, facilitare le interazioni degli attori coinvolti, in primis docenti e studenti.
Obiettivo finale del progetto è quello di costruire, a livello Comunitario, centri di eccellenza per lo svolgimento e la diffusione di processi di apprendimento innovativi, rafforzando, così, la competitività della Comunità Europea a livello mondiale.
Nel primo anno di vita del progetto sarà sperimentato il processo di riconoscimento vocale e di integrazione con sottotitoli in tempo reale, all’interno dei corsi di laurea degli atenei partecipanti al patenariato e in almeno un contesto formativo differente, come la scuola dell’obbligo o superiore, la formazione continua del personale o la formazione per adulti/anziani.
Nel secondo anno si valuteranno i risultati ottenuti dalla sperimentazione e si definirà una metodologia per la disseminazione dei risultati.