Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Archivio Taglio del nastro per la nuova sede di Ingegneria al Lazzaretto

Taglio del nastro per la nuova sede di Ingegneria al Lazzaretto

Cerimonia inaugurale in via Terracini, zona Bertalia-Lazzaretto, dell’edificio in cui si trasferiscono tre dipartimenti della Facoltà di Ingegneria, provenienti dalla sede storica di Porta Saragozza  
inaugurazione Lazzaretto C’era il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, sabato in prima mattinata ad inaugurare l’edificio che ospiterà i dipartimenti di Ingegneria Chimica Applicata e Scienza dei materiali (DISCAM), di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie Ambientali (DICMA) e del Centro di Ingegneria Economica-Gestionale (CIEG).

Il Rettore Pier Ugo Calzolari  nel ricevere per il taglio del nastro lui e i rappresentanti delle istituzioni locali quali il Sindaco Sergio Cofferati, il Presidente della Regione Vasco Errani e della Provincia Beatrice Draghetti, ha mostrato con orgoglio l’edificio, realizzato su progetto dell'architetto Giuseppe Rebecchini, che apre i battenti a circa 1.300 tra studenti, docenti e ausiliari.

E’ solo il compimento della prima fase della costruzione della seconda sede di Ingegneria di Bologna. La prima fase di "un’opera grandiosa – ha precisato- che al termine dei lavori ospiterà circa 8.000 persone, 4 dipartimenti, aule didattiche, una biblioteca centrale di Facoltà, servizi agli studenti, laboratori, uffici". Un totale di 77.000 metri quadrati. I tempi di realizzazione? "Dipenderanno dalla creazione di nuovi spazi di bilancio ai quali stiamo lavorando con lena" ha detto. E il flash sull’attività edilizia da solo basterebbe a rispondere a chi parla di Università in crisi. "La nostra venerabile istituzione è tutt’altro che in crisi. In una situazione di crisi si entra quando si smarrisce il filo della propria identità e si perde il senso della propria missione, del proprio orgoglio di appartenenza e della propria passione" ha affermato con forza il Rettore.

"L'Alma Mater - ha proseguito - deve fronteggiare in questo periodo una situazione finanziaria imprevedibile fino a qualche anno fa", a cui l'Ateneo sta cercando soluzioni. Il riferimento è al Piano Straordinario di Misure Strutturali della Finanza d’Ateneo che il Senato Accademico ha già cominciato a discutere e che Calzolari  è intenzionato a mostrare a Prodi e al ministro dell'Economia Padoa-Schioppa. "E’ il segno della volontà di non piegarsi agli eventi e di reagire innanzi tutto con le nostre forze". E concludendo ha sottolineato "oggi è soprattutto una giornata di grande festa".

Festa a cui ha voluto prendere parte anche il Sindaco Cofferati "contento di vivere con voi questa che per la nostra comunità è una bellissima giornata" Anche per lui parlare di crisi dell'Ateneo è veramente fuori luogo. La nuova sede di Ingegneria è piuttosto "un segno di vitalità dell'Università di Bologna e di tutto il tessuto cittadino". L'intervento al Lazzaretto è infatti "molto importante per Bologna, soprattutto per quello che trascina con sé". Questo progetto infatti porterà, in un’area oggi priva di insediamenti, case, servizi e attività commerciali. "Una città deve cambiare molto spesso - ha concluso il sindaco - e quello di oggi è il segno di una Bologna che cambia". Di elemento di eccellenza per il sistema regionale ha parlato il Presidente Errani, con riferimento all’esperienza del decentramento, chiave fondamentale per l’integrazione territoriale.

"Continueremo ad essere al fianco dell'Università  per quanto riguarda investimenti e diritto allo studio. Siamo pronti ad affiancarci con le nostre risorse per realizzare progetti ambiziosi e di carattere internazionale per far diventare Bologna un polo internazionale delle scienze". In questa ottica, ha annunciato Errani, la Regione "entro il 2010 supererà la quota di investimenti per innovazione e ricerca prevista dall'accordo di Lisbona".

In perfetta sintonia anche la Provincia. "Porsi in maniera integrata alla città è da sempre la scelta di questa Università" sono state le parole di Beatrice Draghetti.

Poi al Preside Guido Masetti "il privilegio e l’emozione" di precisare numeri e caratteristiche di questa nuova sede per la storica facoltà di Ingegneria, "una delle più antiche d’Italia, da oltre 60 anni a Porta Saragozza".

A Federico Castellucci, Presidente della Finanziaria Bologna Metropolitana invece il compito di illustrare gli insediamenti presenti o da realizzare qui attorno, che faranno di questa zona "la parte più viva della città".

Infine il Presidente Prodi. "L'università, la ricerca le ho sempre messe al centro delle mie priorità. Quest'anno con la finanziaria l'ho messa anche al centro degli scontenti della gente...". Ha scherzato il Presidente del Consiglio riuscendo a strappare una risata alla platea di docenti presenti al Lazzaretto. Poi, tornato serio, ha puntualizzato "Con molta onestà dico che bisogna razionalizzare perché oggi le risorse sono scarse. Anche l'università deve rendersi conto delle necessità finanziarie, bisogna che si metta in linea e metta in fila le proprie priorità in modo che si possano fornire risorse per ridare slancio al Paese".

Oltre alle università il premier ha chiamato tutto il Paese "a mobilitarsi verso la concentrazione delle risorse in questo settore", con l'obiettivo futuro di arrivare "col tempo anche a un grande passo quantitativo oltre che di qualità".

Infine un suggerimento per quello che a Prodi sembra essere uno dei grossi problemi degli atenei italiani, ovvero l'internazionalizzazione. "L'università deve aprirsi al mondo- ha sostenuto- il problema è la scarsità di docenti e studenti stranieri. La cultura non vive in un ambiente autarchico ma nel confronto aperto". Erano passate da poco le 11 quando la cerimonia si è conclusa e le autorità hanno effettuato un breve giro, all’interno del nuovo edificio.