Sono 20.069 gli studenti che, al 13 di dicembre, fanno il loro primo ingresso nell’ateneo. Il dato fa riferimento al pagamento della prima rata ed è quindi suscettibile di qualche aggiustamento e verifica, ma ad oggi è possibile dire che l’Alma Mater registra un aumento degli immatricolati.
Il quadro d’assieme spetta al delegato del Rettore per gli studenti il prof. Roberto Nicoletti: "Se aggreghiamo gli iscritti alla triennale, alla magistrale, alla magistrale a ciclo unico e vecchio ordinamento si registra un aumento complessivo del 3,7 per cento in più della stessa data dell’anno scorso" e già 44 in più di quelli di fine 2008. L’incremento interessa sia Bologna (+3,75), sia la Romagna (+3,4), dove però emergono differenze vistose tra la crescita di Rimini ( +14,0) e Ravenna (+8,8%) e il calo di Forlì (-4,0) e Cesena (-2,4). Segni "più" e "meno" apparentemente legati non tanto a ragioni territoriali quanto a dinamiche di facoltà.
Sono invece in controtendenza le lauree magistrali (biennali e a ciclo unico), sulle quali si fa sentire il calo degli ultimi anni tra i neo-iscritti ai corsi di primo livello, e che dal 2009 sono diventate più selettive nell’accogliere nuovi studenti (valutazione del punteggio delle lauree triennali, verifiche della preparazione, ecc)."Complessivamente i fattori possono essere tanti – spiega il pro Rettore alla Didattica Gianluca Fiorentini – ma di certo c’è anche l’applicazione del criterio selettivo: la verifica della preparazione introdotta da tutti i corsi magistrali".
Sempre a proposito delle magistrali, al 13 dicembre, sono complessivamente 7.337 gli immatricolati (4.511 secondo ciclo e 2.826 ciclo unico): un 60 per cento delle matricole di primo livello (12.410) accolto con soddisfazione dai vertici accademici. All’appello ne mancano comunque 254, rispetto ai 7.591 di dodici mesi prima (-3,3%). Una riduzione che però non sorprende se si considera che la maggior parte di questi studenti (circa l’80%) proviene dai corsi di primo livello dell’Alma Mater, i quali tre anni fa, nel 2006, avevano subìto un calo di ben 1.490 unità, e l’anno prima di 869. Questa situazione non ha comunque impedito ad alcune facoltà di presentare numeri in crescita, in confronto alla stessa data di un anno fa, anche tra i corsi magistrali.