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Nuovo motore diesel VM

Presentate a Bologna da ASTER le nuove opportunità di collaborazione tra imprese e Dipartimento di Ingegneria  delle Costruzioni Meccaniche dell'Università di Bologna.
Un motore diesel più ecologico e meno rumoroso, simulato al computer, che nasce dal tandem di ricerca avviato da VM con il DIEM, (Dipartimento di Ingegneria  delle Costruzioni Meccaniche dell'Università di Bologna). E' uno dei progetti di collaborazione tra ricerca universitaria e imprese presentato oggi a Bologna nel corso del DIEM day, il convegno "Università e imprese: nuove prospettive di collaborazione", organizzato da Aster-Scienza Tecnologia Impresa e DIEM.
"Questa giornata - dice Piero Pelloni, direttore del DIEM - vuole favorire il rafforzamento dei rapporti di collaborazione tra imprese e università per progetti di ricerca, che non dovrebbe più essere il frutto di un contatto occasionale, magari scaturito dalla conoscenza personale tra un docente e un'azienda. Al contrario, crediamo che questo tipo di rapporto vada istituzionalizzato, reso continuo sia per la ricerca già avviata, sia per qui progetti che potranno avere una ricaduta sul mondo imprenditoriale".
La VM Motori di Cento, che dedica il 4-5% del proprio fatturato a ricerca e innovazione, ha avviato da tempo progetti di ricerca con il DIEM su molti aspetti della produzione, dall'analisi dei processi di combustione per abbattere le emissioni inquinanti, alle valutazioni della rumorosità dei nuovi propulsori, alla verifica dei percorsi di produzione. In particolare, il rapporto di collaborazione illustrato oggi da Nicola Menarini di VM, ha permesso di realizzare simulazioni "dinamiche" attraverso "motori virtuali" computerizzati, evitando di costruire motori reali e impiegando le risorse risparmiate in ulteriori progetti di ricerca.
Oltre a VM, per raccontare i casi di imprese di successo che hanno realizzato proficui rapporti di collaborazione con la struttura di via Terracini al D.I.E.M Day sono intervenuti anche Luca Bergonzini, direttore  generale Bucher Hydraulics (Reggio Emilia), William Fantini, direttore generale WAM (Modena), Giuliano Brocchi, responsabile ricerca e sviluppo HERA (Bologna). Ma oltre alle aziende presenti oggi, anche Ferrari, Ducati, GD, Fantuzzi Reggiane, New Holland, Sacmi, Magneti Marelli, sono tra i grandi nomi dell'industria dell'Emilia-Romagna che hanno realizzato innovazioni chiave, tecnologiche e di processo, come "clienti" del DIEM. Il laboratorio è nato  nel '96 come sintesi delle competenze di Meccanica Applicata, Costruzione di Macchine, Aeronautiche e Nucleari, Disegno, CAD, FEM e Metodi dell'Ingegneria Industriale, Tecnologia, Meccanica e Sistemi di Fabbricazione, Metallurgia, Macchine e Sistemi Energetici, Impianti Industriali Meccanici, Nucleari e Logistica. Oggi svolge attività di ricerca, sviluppo tecnologico e di formazione nei settori dell'ingegneria meccanica e gestionale, puntando allo studio ed allo sviluppo di nuovi processi e prodotti nella forma sia di ricerca di base, sia di ricerca applicata.
"Collaborare con l'Università per sfruttare questo patrimonio di conoscenze - hanno spiegato Maria Gabriella Gualandi e Donata Folesani di Aster-Scienza Tecnologia Impresa - è possibile, anche perché le imprese hanno a disposizione molte opportunità di finanziamento, non sempre note". Tra queste, ha sottolineato  l'esponente del servizio Link Up di Aster (www.aster.it/linkup),  ci sono i finanziamenti previsti dall'art.14 DM 593/2002, che mette a disposizione delle imprese che commissionano attività di ricerca alle università fino a 200.000 €. Inoltre, l'Unione Europea nell'ambito del nuovo Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, lancerà il programma CRAFT, per lo sviluppo tecnologico delle PMI, che copre il 50% del costo della ricerca e finanzia progetti fino a 2 milioni di euro. O ancora, è possibile sfruttare le borse di dottorato, i tirocini e gli stage di laureandi e neolaureati, le borse di studio Marie Curie (che permettono di ospitare ricercatori stranieri fino a 3 anni), gli incentivi per la mobilità in azienda dei ricercatori, il finanziamento pubblico ai progetti di ricerca misti università-imprese.