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Laurea ad honorem per Zanzotto e Rosenberg

Una laurea ad honorem per un ricercatore dell’area storico-artistica, Pierre Rosenberg, e per un poeta libero, Andrea Zanzotto.
Andrea Zanzotto

Lunedì 8 marzo 2004, in Aula Absidale di Santa Lucia (ore 16.30) Il Rettore dell'Università di Bologna Pier Ugo Calzolari e il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Giuseppe Sassatelli conferiscono la Laurea ad Honorem in Lettere A Pierre Rosenberg e Andrea Zanzotto.

Presidente-direttore onorario del Museo del Louvre ed Accademico di Francia, Rosenberg ha coltivato ad altissimi livelli la ricerca storico-artistica, con una vocazione particolare per l’arte italiana che lo ha portato a conoscere come nessuno il tessuto ed i tesori del nostro Paese. Nel 2001, al compimento del suo 65mo anno di età, si è ritirato dalla direzione del Louvre, il museo più importante del mondo (sei milioni di visitatori, per il 70% stranieri, su una superficie di 160mila mq.) dove era entrato nel 1962 come assistente al Département des Peintures, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza alla Sorbona di Parigi, poi diplomato all’Ecole du Louvre e quindi borsista all’università di Yale. Specialista della pittura e del disegno italiano e francese dei secoli XVII e XVIII, ha organizzato moltissime esposizione in Francia, all’estero e negli Stati Uniti, oltre ad essere autore di numerosissimi articoli e monografie tradotte in diverse lingue. Per l’editore italiano “Leonardo Arte” ha condotto in porto l’edizione monumentale del catalogo ragionato dei disegni di Nicolas Poussin, Antoine Watteau, David, Fragonard, Ingres.

Di Andrea Zanzotto, invece, Giuseppe Ungaretti, agli inizi degli anni Cinquanta, parlava come di un “poeta libero”, libero, intendeva, da legami di scuole e tradizioni. Oggi è tra i massimi poeti italiani viventi. Già agli inizi degli anni Cinquanta avevano riconosciuto il valore della sua poesia poeti della statura Montale, Sereni, Pasolini. Fedele al suo luogo d’origine, Pieve di Soligo, dove è nato il 10 ottobre 1921 e a cui è rimasto pervicacemente legato, Zanzotto ha raggiunto una fama internazionale, testimoniata dalle numerose traduzioni in lingua inglese, tedesca, francese soprattutto. Tra i numerosi riconoscimenti, si ricordano il premio per la poesia europea conferitogli dalla città di Munster nel ’93, l’omaggio al Beaubourg di Parigi nel ’94, il premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nell’87, il premio Campana della città di Bologna nel 2002. Ha collaborato con Fellini (basterà ricordare il Casanova o E la nave va), con musicisti e artisti (vanno ricordate in particolare le realizzazione sceniche di Margot Galante Garrone tratte da suoi testi). Il Dipartimento di Italianistica l’ha avuto ospite nel 2001 in occasione dei suoi ottant’anni, celebrati con una giornata-seminario a lui dedicata dal titolo “Lavori in corso”. È questa la prima laurea data dall’Università di Bologna ad un poeta.