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Tornano le "Riflessioni su scienza e società"

Seconda edizione per il corso interdisciplinare, curato quest'anno da Margherita Venturi e aperto a tutta la cittadinanza. Diciotto appuntamenti: il primo con Vincenzo Balzani il 4 marzo e l’ultimo con don Nicolini l’11 maggio.
balzani

Le cellule staminali, l'energia, la privacy, la globalizzazione, lo spreco fino all'etica e persino alle "bugie" degli scienziati. Si ripropone, arricchita di temi e relatori, la formula degli incontri dedicati alle "Riflessioni su scienza e società", in programma nell'Aula Magna del Dipartimento Ciamician (via Selmi 2), tutti i martedì e i giovedì, dalle 17 alle 19. Due ore: una di lezione e una di dibattito. "Perché la scienza – spiega Margherita Venturi che cura l'iniziativa– oltre ad essere importante è anche bella e quindi va conosciuta, ma soprattutto vanno conosciuti gli scopi per cui dovrebbe e non dovrebbe essere utilizzata"

"Se si volesse riassumere in poche parole questo ciclo di incontri - prosegue Vincenzo Balzani, questo corso sarebbe il corso dei ponti. I ponti da cultura scientifica e cultura umanistica, tra pensare globale e agire locale, tra benessere e sobrietà. E ancora tra ricerca di base e ricerca applicata, tra energia e ambiente. Tra scienza e società, appunto". A lui spetterà il compito di aprire la rassegna, giovedì 4 marzo, con un intervento dal titolo il "Il ruolo della scienza in un mondo fragile". Il 9 marzo sarà la volta di Claudio Franceschi che parlerà di Nutrizione e salute, mentre l’11 marzo Antonio Genovese affronterà il tema della Globalizzazione e delle trasformazioni nei rapporti sociali, famigliari e nelle relazioni di vita.

Poi ci saranno tre nuovi relatori: il 16 marzo Marco Ciardi con un intervento dal titolo "La fuga dalla realtà: l’economia vista dalla storia della scienza", il 18 marzo Mariagrazia Contini con i Progetti di esistenza "sobria. Contro lo spreco di parole, sentimenti, relazioni e il 23 marzo Dario Braga parlerà di Ricerca spontanea e  ricerca applicata.

Un ritorno poi, quello di Andrea Segré, con la Lezione di (eco)stile: sprecare, consumare vivere, il 25 marzo. Francesco Dondi dell’Università di Ferrara sarà il protagonista dell’incontro successivo il 30 marzo su Etica, scienza e ambiente, mentre il giornalista scientifico Pietro Greco animerà la lezione dell’’8 aprile sull’idea pericolosa di Dante e Galileo: far conoscere tutto a tutti.

Un nuovo relatore Simone Martini, il 13 aprile, palerà delle impronte che non si cancellano: Internet, strumenti, memorizzazione e riservatezza, mentre il 15 Marco Taddia, già ospite del ciclo dello scorso anno, affronterà il discusso e stimolante tema delle frodi scientifiche, degli errori e della fiducia nella scienza.

Le malattie tropicali dimenticate saranno l’argomento, il 20 aprile, di Andrea Cavalli, mentre il 22 aprile Giuliano Pancaldi sposterà la riflessione su Sapere e saper fare, ovvero il ruolo di scienziati e imprenditori. Nuova anche la presenza, per l’edizione di quest’anno, di Laura Calzà che parlerà di cellule staminali tra conoscenza e business, il 27 aprile. Il 29 aprile sarà la volta di Margherita Venturi, coordinatrice del corso e docente di chimica, che affronterà l'argomento: "Dall’atomo all’uomo: un meraviglioso viaggio nella complessità".

I tre appuntamenti del mese di maggio saranno con Giovanni Perini (4 maggio)  con Manipolare le vita tra prometeismo e bioetica, Nicola Armaroli (6 maggio) Energia per XXI secolo: dati, prospettive, scelte individuali, responsabilità collettive, mentre la conclusione del ciclo sarà affidata, l'11 maggio, a don Nicolini, parroco della Dozza con una lezione del titolo Quando sono debole, allora sono forte. " Perché - ha spiegato il presidente dell’associazione Povertà: nuove ricchezze - in un mondo che lascia indietro tante cose, quello che può sembrare un limite come la povertà può diventare un principio.


Il ciclo di conferenze, aperto a tutta la cittadinanza, è anche un corso universitario a tutti gli effetti per gli studenti dell’ateneo che, inserendolo nel proprio piano di studi (tra i corsi a libera scelta), frequentando le lezioni e superando la prova finale (una tesina) ottengono cinque crediti formativi


Alla presentazione dell’iniziativa ha voluto prendere parte anche il Magnifico Rettore Ivano Dionigi che ha manifestato il proprio ringraziamento agli animatori del ciclo di incontri.