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Un percorso per accompagnare gli studenti durante l’Erasmus

È il progetto IEREST, co-finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Università di Bologna tramite una collaborazione tra il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne, il Centro Linguistico di Ateneo e l’Area Relazioni Internazionali dell’Unibo. L’obiettivo è fornire supporto interculturale agli studenti prima, durante e dopo la loro esperienza di studio all’estero
Immagine Trascorrere un periodo del proprio percorso formativo all’estero è ormai un’esperienza comune per gli studenti universitari, e da sempre l’Università di Bologna si impegna per fornire gli strumenti più adeguati nell’ottica di una formazione internazionale. Non a caso, l’Alma Mater è al primo posto in Europa per numero di studenti che scelgono l’Erasmus. Rientra in questo contesto la partecipazione al progetto IEREST: iniziativa che vuole creare un percorso per affiancare gli studenti in ogni fase della loro esperienza di studio all’estero, sia prima della partenza, che nei mesi di permanenza nell’università straniera e anche dopo il rientro. "L’intento è gestire le aspettative degli studenti, per capire cosa si aspettano dall’Erasmus e prepararli ad affrontare al meglio la nuova realtà che li aspetta", spiega la docente Unibo e project manager Claudia Borghetti.

Sono tre i moduli pensati per gli studenti. Prima della partenza viene proposto ai ragazzi un percorso didattico di venti ore, svolto da docenti Unibo esperti in materia di intercultura. "Il secondo modulo – continua la prof. Borghetti - si svolgerà invece su una piattaforma online, con una serie di appuntamenti pensati per rafforzare la consapevolezza interculturale degli studenti". Al rientro dall’Erasmus, infine, gli studenti avranno la possibilità di incontrare e formare un gruppo di loro colleghi in procinto di fare la stessa esperienza di studio all’estero. "Quest’ultimo modulo – continua ancora la docente - è pensato per fare in modo che gli studenti possano mettere a frutto quanto imparato all’estero e riflettere ulteriormente sulle esperienze fatte mentre formano e aiutano i colleghi in partenza. Inoltre questo modulo può servire ad evitare lo choc del ritorno: l’Erasmus per molti ragazzi è l’esperienza della vita".

Sempre nell’ambito del progetto IEREST è in programma a Capodistria, il prossimo 27 marzo,un simposio per discutere di come meglio impiegare il potenziale del progetto a livello di università europee. Il 12 e 13 giugno, a Bologna, si svolgerà invece una conferenza internazionale rivolta ad accademici che studiano la mobilità studentesca e l’educazione interculturale, ed ospiterà due speaker di rilievo internazionale: Michael Byram (Università di Durham – GB) e Celeste Kinginger (Pennsylvania State University – USA).

IEREST è un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea, coordinato da Ana Beaven (Centro Linguistico di Ateneo) e dall’Università di Bologna, che è alla guida di un consorzio di sette università: Università di Durham (UK), Università di Savoia, Chambéry (FR), Università di Helsinki (FI), Università di Primorska (SI), Università di Leuven (BE) e Open University (UK). Il progetto coinvolge inoltre tre partner associati: AEGEE (associazione studentesca), AEDE-Hungary (associazione di insegnanti) e Thomas More Kempen (ufficio internazionale di un campus belga). "Rappresentando i tre gruppi target del progetto (studenti, insegnanti e uffici intrenazionali), i tre associati ci aiutano a migliorare l’offerta che IEREST propone agli studenti, valutando ed esprimendo il loro parere sulla qualità dei materiali utilizzati", spiega ancora Claudia Borghetti.

Gli studenti Erasmus dell’Università di Bologna che partiranno dal prossimo settembre e saranno di rientro entro aprile, hanno la possibilità di partecipare in prima persona al Laboratorio di Primavera (prima della partenza). Per farlo è sufficiente inviare una e-mail alla professoressa Borghetti (claudia.borghetti@unibo.it) entro e non oltre il 21 marzo. I posti disponibili sono venti e sarà data precedenza agli studenti che partono nel primo semestre ed a coloro che scelgono di svolgere il loro periodo di studio in una delle università partner.