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Unibo primo mega-ateneo nella classifica del Sole 24 Ore

Nella nuova classifica realizzata dal quotidiano economico l'Alma Mater è al quarto posto dopo Verona, Trento e il Politecnico di Milano, e prima di Padova, l'unico altro ateneo con più di quarantamila studenti iscritti presente nella top 5

Prima in Italia tra i mega-atenei, quelli con più di quarantamila studenti iscritti. È uscita la nuova classifica del Sole 24 Ore sulla qualità degli ateni italiani e l'Università di Bologna ottiene un ottimo risultato: quarta posizione nella classifica generale degli atenei statali, dopo Verona, Trento e il Politecnico di Milano, e prima di Padova, l'unico altro mega-ateneo presente nella top 5.

La classifica del quotidiano economico torna dopo un anno di stop con una nuova impostazione che rispetto alle edizioni precedenti amplia la gamma degli indicatori. Per quel che riguarda la didattica, oltre a quelli tradizionali delle scorse edizioni (dalla capacità dell'ateneo di attrarre iscritti da altre regioni al tasso di occupazione dei laureati in ogni università), la classifica indaga nuovi fattori, a partire dalla struttura docente garantita da ogni università fino al giudizio con cui i laureandi di tutti i corsi valutano l'esperienza che stanno concludendo. Per quel che riguarda la ricerca, invece, la nuova edizione della classifica utilizza i dati messi a disposizione dall'ANVUR, l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (valutazione dei "prodotti di ricerca" realizzati, capacità di attrarre finanziamenti esterni, livelli di qualità dei dottorati e dell'alta formazione). In questo nuovo schema il risultato finale viene misurato per metà sugli indicatori della didattica e per metà su quelli della ricerca.

Indicatori che restituiscono le eccellenze dell'Alma Mater, con ottimi piazzamenti, ad esempio, alla voce "Attrattività", che misura la percentuale di immatricolati provenienti da fuori regione sul totale, ma anche alla voce "Borse di studio" e all'indicatore che misura la dispersione, ovvero la percentuale di immatricolati che si iscrivono al secondo anno nella stessa università. Ottimi piazzamenti anche sul fronte della ricerca, sia per competitività, cioè capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca, che nella qualità della produzione scientifica e nella qualità dei dottorati.