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I rappresentanti del Guangdong in visita all'Alma Mater

La provincia cinese conta 100 milioni di abitanti e uno dei PIL più alti del paese. Si punta a progetti di collaborazione con l'Università di Bologna, l'Istituto Confucio e il Collegio di Cina, in particolare su temi ambientali ed economici

Una delegazione della provincia cinese del Guangdong ha fatto visita, martedì 1 luglio, all'Università di Bologna. La delegazione comprendeva Huang Longyun (presidente del Comitato permanente del congresso popolare della provincia del Guangdong), Liao Juhua (console generale del Consolato cinese a Milano), Dai Yunlong (vice segretarui generale e direttore generale del Comitato permanente del congresso popolare della provincia del Guangdong), Chen Yaoguang (direttore generale del Comitato per la protezione ambiente e risorse del congresso popolare della provincia del Guangdong), Qiu Xiaosu (direttrice generale della Commissione affari esteri del Comitato permanente del congresso popolare della provincia del Guangdong), Fu Dehui (segretario dell’ufficio del Comitato permanente del congresso popolare della provincia del Guangdong) e Sun Zonghen (console del Consolato cinese a Milano).

Ad accogliere la delegazione c'erano il rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi, il prorettore per le relazioni internazionali Carla Salvaterra e la co-direttrice dell'Istituto Confucio presso l'Università di Bologna Marina Timoteo.

La provincia del Guangdong conta 100 milioni di abitanti e uno dei PIL più alti della Cina. Un territorio che conta un centinaio di università, con le quali l'Alma Mater e la Regione Emilia-Romagna puntano a collaborale per progetti di ricerca avanzata, alta tecnologia e trasferimento tecnologico in particolare in alcuni settori chiave come la tutela e sostenibilità ambientale, le energie pulite e rinnovabili, la sicurezza alimentare e la governance del settore alimentare, la ristrutturazione e l'ammodernamento del sistema economico del Guangdong e delle sue imprese con un innalzamento e miglioramento della loro expertise tecnica.

Dall'incontro sono emersi molti possibili spazi di collaborazione che prevedono il coinvolgimento dell'Università di Bologna, con il supporto in particolare dell’Istituto Confucio e del Collegio di Cina.