La Geologia torna in via Zamboni con la due giorni del Geoday

Dopo il grande successo riscontrato nell’edizione 2013, quest’anno la Sezione di Geologia dell’Università di Bologna, Dipartimento BiGeA propone una nuova edizione del GEODAY – quattro secoli di Geologia a Bologna. Sabato 27 e domenica 28 settembre il tratto finale di via Zamboni, dal civico 61 fino al 67, verrà chiuso al traffico e popolato dagli stand e dagli spazi espositivi di studenti, ricercatori e professori della Sezione di Geologia dell’Università di Bologna, insieme a tutti i principali enti, associazioni ed esperti della materia, fra cui CNR – ISMAR, il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia Romagna, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Ordine dei Geologi, la Geological Assistance & Services (GAS) e tanti altri.

L’evento è aperto a tutti, dai semplici curiosi fino agli esperti del settore, senza limiti d’età. Gli appassionati di fossili e minerali potranno partecipare a visite guidate nei Musei Capellini e Bombicci, o a un tour per le vie del centro alla scoperta delle pietre di cui Bologna è costituita.

Uno spazio importante verrà garantito alla Geologia Marina, fiore all’occhiello della ricerca bolognese da cinquant’anni: la manifestazione ospiterà una mostra dedicata all’evoluzione di questa affascinante disciplina negli ultimi decenni. Particolare attenzione riceverà anche la Geologia Subacquea, attraverso la presentazione del libro “Vecchie storie tra rocce, pesci e coralli - Memorie di un geologo subacqueo”, di Paolo Colantoni e la cerimonia di consegna del Tridente D’Oro 2014 -premio d’eccellenza per le attività subacquee - da parte dell’International Academy of Underwater Sciences and Techniques.

Fra mostre, conferenze e seminari, saranno in risalto anche le tecnologie del settore ad oggi più rilevanti: droni, laser scanner, GPS e remote sensing. Non mancheranno dimostrazioni e piccoli spazi didattici su vulcani, frane e terremoti. A questo proposito, oltre alla proiezione del video “Non chiamarmi terremoto” a cura dell’INGV, e la testimonianza diretta di studenti e ricercatori della più recente eruzione a Stromboli, la manifestazione sarà un’occasione perfetta per ospitare lo spettacolo teatrale “Sul Racconto della Frana”: sui testi di Matteo Belli e le musiche originali di Carlo Maver e Claudio Carboni, verrà messo in scena un’emozionante spettacolo, frutto dell’esperienza diretta di un fenomeno naturale tanto comune quanto terrificante.