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Le mostre dell’Alma Mater per l’undicesima edizione di Artelibro

Sono sei le esposizioni in programma, ospitate negli spazi bibliotecari dell’Università di Bologna: tre collegate nella serie “Le biblioteche d’Ateneo si mostrano”, due alla Biblioteca Universitaria di Bologna e una alla Biblioteca del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica


L’università di Bologna, come di consueto, partecipa ad Artelibro promuovendo una serie di mostre nei suoi spazi bibliotecari
. Per questa edizione 2014 gli appuntamenti in programma sono sei, tre collegati nella serie “Le biblioteche d’Ateneo si mostrano”, due alla Biblioteca Universitaria di Bologna e una alla Biblioteca del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica.

Da mercoledì 17 a venerdì 19 settembre, presso la Biblioteca di Arti visive “I. B. Supino” del Dipartimento delle Arti si terrà la mostra “Il giardino delle parole: la didattica della storia dell’arte dell’Università di Bologna”. L’obiettivo è trasmettere il sapere non solo attraverso lezioni in aula o visite ai musei, ma anche attraverso i libri d’arte. La mostra consentirà infatti ai visitatori di consultare liberamente i cataloghi e i manuali di storia dell’arte presenti sui tavoli della biblioteca, di osservare le dispense ricche di apparati testuali e iconografici del professor Arcangeli e di ammirare i volumi antichi appartenuti a Igino Benvenuto Supino. Ciò, a testimonianza del lungo cammino della storia dell’arte e della sua didattica. La mostra verrà inaugurata mercoledì alle 17 e rimarrà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18. Inoltre, durante l’esposizione si succederanno alcuni momenti di presentazione della Biblioteca.

“Matematica in prospettiva. I tesori della collezione di ornato e disegno della biblioteca di matematica” è invece il nome della mostra che sarà allestita presso la Biblioteca Interdipartimentale di Matematica, Fisica, Astronomia e Informatica da giovedì 18 a lunedì 22 settembre. Per l’occasione saranno esposti i volumi del fondo librario della Scuola di Disegno Ornato e Architettura, conservato presso il Dipartimento di Matematica, seguendo un percorso che dal Rinascimento, attraverso la trattatistica barocca e settecentesca, guida il visitatore fino alle esperienze novecentesche. Fra i testi in mostra vi sono “Dispareri in materia d’architettura et perspettiva” di Marino Bassi, “Dissegni d’architettura civile et ecclesiastica” di Guarino Guarini (1686) e il celebre trattato “Della architettura della pittura e della statua” di Leon Battista Alberti nella traduzione di Cosimo Bartoli (1782). La presenza di testi di architettura in una biblioteca di ambito matematico testimonia il profondo e inestricabile intreccio che nel corso dei secoli si è creato fra le discipline matematiche, la geometria classica e l’architettura. L’esposizione rimarrà aperta da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 17, mentre l’inaugurazione è stata fissata per giovedì 18 alle 11.

Collegata all’iniziativa “Le biblioteche d’Ateneo si mostrano” è anche “Il patrimonio perduto nelle fotografie di Federico Zeri”, mostra allestita nel Convento di Santa Cristina, presso la Fondazione Federico Zeri, da giovedì 18 settembre a venerdì 28 novembre. La Fototeca Zeri conserva una raccolta di fotografie antiche che rappresentano opere di pittura, scultura e monumenti dell’arte italiana. L’esposizione presenta alcune rare immagini che documentano opere d’arte perdute o disperse durante il secolo scorso, in particolare di arte bolognese ed emiliana, e sottolinea l’importanza dell’archivio fotografico della Fondazione per la documentazione del patrimonio storico-artistico italiano. Infatti, grazie all’instancabile azione di raccolta e ordinamento di fotografie, campagne o raccolte fotografiche appartenute a collezionisti e studiosi, Federico Zeri ha costituito un’eccezionale mappatura dell’arte italiana raccogliendo testimonianze di opere oggi disperse e spesso non documentate altrove. La mostra verrà inaugurata mercoledì 17 e sarà visitabile da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 18. Inoltre, la selezione di fotografie esposte rappresenterà l’anteprima di un volume sulla fotografia storica di documentazione curato dalla Fondazione Zeri ora in corso di pubblicazione.

Nell’anno in cui Artelibro amplia i propri orizzonti diventando un Festival del Libro e della storia dell’Arte, la Biblioteca Universitaria di Bologna offre poi un contributo particolare, valorizzando un fondo di codici che si è rivelato in questi ultimi anni: quello dei manoscritti ebraici. “Non solo Torah: codici preziosi e Bibbie rare dal fondo ebraico della Biblioteca Universitaria di Bologna” è la mostra che verrà inaugurata mercoledì 16 settembre a mezzogiorno e proseguirà fino a venerdì 17 ottobre. Presso la BUB il pubblico potrà ammirare esemplari ricchi di miniature e parti testuali che formano disegni preziosi. Numerose opere di un’arte raffinata fra le quali spiccano esemplari di Bibbie membranacee dei secoli XIII e XIV, una delle Bibbie più antiche che conserva la Biblioteca, il Canone di medicina di Avicenna e altre ancora. L’esposizione sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 9,30 alle 13. Un’apertura straordinaria è inoltre prevista per sabato 20 settembre, dalle 9,30 alle 18.

All’interno della Biblioteca Universitaria verrà allestita anche la mostra “Alfazeta. Libri d’artista dalla collezione della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze”, la cui inaugurazione è prevista per martedì 16 settembre alle 19. Per l’occasione saranno esposti libri straordinari, in tiratura limitata, illustrati da alcuni dei massimi pittori e scultori del secolo scorso. Testi che sembravano riservati a una ristretta cerchia di bibliofili e collezionisti e che ora sono patrimonio comune, in seguito all’acquisto della Collezione di Loriano Bertini da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Si tratta di una preziosa raccolta di libri d’arte e d’artista di circa 4500 esemplari, grazie alla quale è possibile ricostruire trasversalmente la storia dell’arte del Novecento: simbolismo e nabis, fauves, cubismo, espressionismo, futurismo italiano e russo, dada, surrealismo, fino ai movimenti delle neoavanguardie della seconda parte del Secolo. Il progetto espositivo a cura di Sergio Risaliti – e realizzato in collaborazione con Maria Letizia Sebastiani, Silvia Alessandri e Micaela Sambucco della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze - costituisce una campionatura essenziale della cospicua raccolta della biblioteca fiorentina. Il titolo "Alfazeta" richiama alla mente una forma di consultazione elementare e primaria, una possibile selezione secondo la prospettiva alfabetica, che vige e detta legge in ogni archivio. Per ogni lettera dell’alfabeto la scelta è ricaduta su un artista, e in molti casi il punto di partenza è stata la qualità intrinseca dell’oggetto libro, con le sue specifiche editoriali e il suo peculiare design. Sarà possibile visitare la mostra fino a venerdì 17 ottobre, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 e sabato dalle 9,30 alle 13, fatta eccezione per sabato 20 settembre, giorno in cui è fissata un’apertura straordinaria dalle 9,30 alle 18.

Infine, da giovedì 18 settembre a venerdì 17 ottobre, nella Biblioteca del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, sarà possibile osservare l’intera produzione di Fabrizio Mugnaini nella mostra “Un sottobosco di parole e immagini: le edizioni luna e gufo”. Mugnaini è celebre per i suoi preziosissimi libretti, spesso di testi inediti, in cui parole e segni si coniugano in alte espressioni artistiche. L’artista richiede un pezzo inedito ad un narratore e lo passa ad un altro artista per un’inedita lastra. I due viandanti solitari si tengono così per mano in questi piccoli testi marcati Luna e Gufo, come fratelli di uno stesso sentire pellegrino. Giovedì 18 settembre alle 18 verrà inaugurata la mostra, poi visitabile da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18,30 e, solo sabato 20, dalle 9 alle 13.