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Adottiamo un fiume: il progetto Unibo vincitore del Premio Lions 2014

Lo ha presentato Lavinia Selli, dottoranda al Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari. Punta alla creazione di un meccanismo virtuoso che permetta l’attivazione e la diffusione, anche nell'ambiente fluviale, di un modello di filiera corta sostenibile

Lavinia Selli, dottoranda al Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna (tutor è la prof.ssa Donatella Pavanelli), ha vinto il Premio Lions 2014: un riconoscimento del valore di 6000 euro.

Il Concorso Lions 2014 indetto dal Lions Club Distretto 108 TB premia la capacità di giovani laureati di sviluppare idee innovative e progetti nel settore agro-alimentare e in quello delle “energie per il pianeta”, con caratteristiche speciali di organicità, coerenza, semplicità e che siano a sostegno della imprenditorialità e dell’occupazione giovanile.

Per l'Università di Bologna, è stato premiato il progetto “Adottiamo un fiume”, proposto appunto da Lavinia Selli, che ha l'obiettivo di unire la valorizzazione dell’ambiente fluviale e la produzione di energia. Un'idea, quella di creare un meccanismo virtuoso che permetta l’attivazione e la diffusione, anche nell'ambiente fluviale, di un modello di filiera corta sostenibile, che ha già trovato il supporto del Servizio tecnico Bacino Reno della Regione Emilia-Romagna, dei consorzi di bonifica, dell’ANCI e del Comune di Castello d’Argile, sul cui territorio verrà avviata in primis la realizzazione del progetto.

Si parte dalla pulizia delle fasce ripariali e delle sponde fluviali, passando alla produzione di cippato dal materiale di esbosco, per il riscaldamento di edifici pubblici. Si adotta l’agricoltura biologica nelle fasce di pertinenza fluviale, anche con impianti di frutti dimenticati, a disposizione di tutta la cittadinanza (a cominciare dai bambini) e con importanti benefici per mitigare l’inquinamento fluviale.

L’idea è incentivare uno stile di vita sostenibile, praticando agricoltura biologica per fornire prodotti a chilometro zero alla mensa scolastica del Comune, alle case di riposo, ai cittadini, promuovere un’alimentazione sana, riscoprendo antiche varietà di coltivazioni, trasformare gli scarti vegetali in risorse utilizzabili sullo stesso territorio comunale, controllare l'inquinamento delle acque ed il degrado delle fasce ripariali. Coniugando la creazione di lavoro, professionalità e reddito con un sistema di produzione sano e biologico, si può raggiungere un ulteriore obiettivo: creare coesione sociale coinvolgendo la cittadinanza, favorendo e sostenendo l’economia locale con un sistema di filiera corta.

"Adottiamo un fiume", assieme agli altri quattro progetti vincitori, uno per ciascuna delle cinque sedi universitarie di Ferrara, Bologna, Modena-Reggio, Parma e La Spezia, saranno presentati negli spazi Lions dell’EXPO 2015 a Milano.