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Torna Human Rights Nights: diritti umani tra cibo, terra e diversità

Sovranità alimentare, land grabbing, privatizzazione delle risorse naturali, sfruttamento del lavoro agricolo, cambiamento climatico i temi al centro dell'edizione di quest'anno, tra proiezioni, incontri, musica, arte e fotografia, e con gli spettacoli e i cibi del Mercatino Verde del Mondo

Cibo e terra, diritti umani e diversità. È il tema dell'edizione 2015 di Human Rights Nights, il primo festival italiano sui diritti umani, che torna a Bologna dall'8 al 17 maggio, quest’anno, con un approfondimento su sovranità alimentare, land grabbing, privatizzazione delle risorse naturali, sfruttamento del lavoro agricolo, cambiamento climatico. E per l'occasione, attivisti, testimonials e associazioni impegnate sul campo presenteranno la Dichiarazione dell’African Social Forum e il Manifesto dell’Expo dei Popoli sul diritto al cibo e il rispetto dell’ambiente. Come di consueto l'appuntamento è promosso da Università, Comune e Cineteca di Bologna.

In concorso quest'anno nella competizione internazionale HRNs Award ci sono oltre venti film, documentari e corti sui diritti umani, tutti proiettati al Cinema Lumière dal 13 al 17 maggio. Il festival inaugura con l'inedito "The President" di Mohsem Makhmalbaf, e prosegue con le ultime produzioni sui diritti umani, tra cui "Timbuktu" di Abderrahmane Sissako e i documentari "Sounds of Torture", "Concerning Violence", "Silvered Water" e "The Long Road to the Hall of Fame". Una speciale sezione è dedicata a cibo e terra, con le anteprime "Land Rush", "Songs of Rice" e "Man of Salt". Poi ci sono gli incontri, al Cinema Lumière e in altri spazi della città, tra cui la Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, che martedì 12 (ore 16, Aula E del Complesso Belmeloro) ospita "Migrazioni, respingimenti, diritto di asilo, rifugiati: da Mare Nostrum a Triton": un dialogo tra Gabriele Del Grande, Igiaba Scego, Stefano Canestrari, Dario Melossi e Mario Marcus, con proiezione del film "Io sto con la sposa".

E ci sarà anche la musica come strumento di resistenza, rappresentata nel festival da film come "Beat the Antonov" e "Finding Fela", e dal ricco programma di sonorità – dal blues tuareg del deserto, a swing, hip hop, gipsy folk, afro funk, patchanka, jazz e reggae – grazie alla partecipazione di Cico Giramundo, Dj Lugi, Dazi Bao e dei gruppi musicali Timmidwa, Gajè, Laboratorio Sociale Afrobeat e il Sabar di Yakar, con le danze di Mame Marame. Inoltre, lindy hop con Bologna Swing Dance Society, lezioni aperte di danze classiche indiane con Jaya Associazione, pizzica e danze popolari del Sud Italia con ASD TarantArte e capoeira con La Casa Clandestina Motaçoes.

Arte e fotografia offrono uno sguardo particolare sulle tematiche dei diritti umani con un omaggio a William Kentridge, curato da Nosadella.due, una preview del progetto fotografico "Boundless. Senza Confini" di Laura Bessega e Laura Frasca, curato da YarT Photography, e la mostra "Round Around the Township" di Pino Ninfa, alla QR Gallery.

Non può mancare, infine, il Mercatino Verde del Mondo che riapre a Human Rights Nights al Giardino del Cavaticcio dall’8 al 23 maggio con assaggi delle cucine gourmet del mondo, danze e performances, concerti, workshops e giochi per bimbi. Delizie culinarie dal Senegal alle Filippine, dall’India all’Afghanistan, ma anche tortellini, lasagne e pizza, per un cibo non solo da gustare ma anche espressione di cultura, identità ed empowerment.

Migrazioni, respingimenti, diritto di asilo, rifugiati: da Mare Nostrum a Triton

12 Maggio 2015

ore: 16:00

Complesso Belmeloro, Aula E (Via Belmeloro, 14 - Bologna)

Un dialogo tra Gabriele Del Grande, Igiaba Scego, Stefano Canestrari, Dario Melossi e Mario Marcus, con proiezione del film "Io sto con la sposa"

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