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La storia dell'astronomia tra i tetti di Bologna

La Torre della Specola dell'Alma Mater e il suo Museo riaprono con una serie di visite guidate: un viaggio tra le stanze che custodiscono gli antichi strumenti usati dagli astronomi dell'Istituto delle Scienze

Riapre dal 16 maggio al 14 giugno il Museo della Specola dell'Università di Bologna, con una serie di visite guidate ogni sabato e domenica alle 11, alle 12,30 e alle 15.

Un percorso attraverso la Torre della Specola di Palazzo Poggi, esplorando le stanze che custodiscono gli antichi strumenti usati dagli astronomi dell'Istituto delle Scienze per arrivare fino alla cima della scala a chiocciola che porta i visitatori ad affacciarsi su una straordinaria vista panoramica di Bologna.

Ci sono astrolabi e sfere armillari, quadranti astronomici e lunghi telescopi del Seicento, globi terrestri e celesti, cinquecentesche carte nautiche e carte cinesi del Seicento, tra le quali una rarissima grande mappa terrestre di Matteo Ricci. E anche telescopi sette-ottocenteschi, orologi a pendolo, camere fotografiche e strumenti di lavoro e calcolo del Novecento, oltre ai due "telescopi a tasselli", realizzati da Horn d’Arturo e progenitori dei moderni grandi telescopi.

Le visite durano circa un'ora ed è importante presentarsi 10 minuti prima dell'orario di inizio. Il costo è di 5 euro a partecipante e gratuito per i bambini fino a 6 anni. Per tutti è comunque obbligatoria la prenotazione online attraverso il sito del Sistema Museale di Ateneo.