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Inaugurato il Polo universitario penitenziario alla Dozza

"Il diritto allo studio è un diritto di tutti, soprattutto di chi è in difficoltà", ha detto il Rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi. d oggi sono 26 i detenuti iscritti, di cui due donne. In sette studiano Giurisprudenza, in tre a Storia, ma ci sono anche studenti di Agraria, Scienze politiche, Dams e diversi altri corsi di laurea

È stato inaugurato questa mattina presso la casa circondariale della Dozza di Bologna il Polo universitario penitenziario, che vede ad oggi 26 iscritti detenuti, tra cui due donne. All'inaugurazione hanno partecipato Claudia Clementi, direttrice della casa Circondariale di Bologna, Pietro Buffa, provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria in Emilia-Romagna, Ivano Dionigi, Rettore dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Giorgio Basevi, delegato del Rettore per il Polo Universitario Penitenziario. Assieme a loro il coro del Collegium Musicum dell'Alma Mater e il Coro Papageno, composto da detenuti della sezione maschile, femminile e da volontari.

"A nessuno sfugge che quello che sta avvenendo qui è un miracolo - ha detto il rettore dell'Ateneo, Ivano Dionigi - per riscattare tanta volgarità che c'è fuori, anche perché il diritto allo studio è un diritto di tutti, soprattutto di chi è in difficoltà. Ci sono luoghi dove si sta meno bene e questo è uno di quelli: si impara dalla cattedra, dagli amici, dalla chiesa, dalla televisione, ma c'è una scuola più efficace di tutte, quella del dolore. In questo Polo si riesce a insegnare, ma c'è anche tanto da imparare".

A partire dall'anno accademico in corso, grazie alla creazione del Polo universitario penitenziario, c'è stato un salto positivo delle iscrizioni (+73,3%). Ad oggi sono 26 i detenuti iscritti, di cui due donne. In sette studiano Giurisprudenza, in tre a Storia, ma ci sono anche studenti di Agraria, Scienze politiche, Dams e diversi altri corsi di laurea.

"Delle persone hanno creduto in questo progetto - ha detto la direttrice del carcere, Claudia Clementi - e hanno aggregato tanta energia e tanta forza. Il Polo oggi è finalmente una realtà". I professori responsabili di scuole e dipartimenti all'interno del Polo universitario penitenziario sono tredici, sono quaranta i professori responsabili di esami o tesi, ventidue i tutor e quattro i docenti volontari.

"La mia stima provvisoria - ha aggiunto Giorgio Basevi, a cui è spettato il compito di stilare una relazione sul Polo - è che il numero degli studenti possa 'a regime' essere compreso tra 50 e 100. In ogni caso l'attuale numero di 26 studenti potrebbe più che raddoppiare gradualmente nei prossimi anni”.