Pallacanestro. Finisce al terzo posto l'avventura europea del Cus Bologna

Un bronzo che vale oro. Per la seconda volta in cinque anni, il Cus Bologna sale sul podio del Campionato Europeo Universitario di basket e ribadisce, dopo l'impresa di Poznan in Polonia nel 2010, il miglior risultato di sempre mai ottenuto da un ateneo italiano in questa competizione.

Un pizzico di rimpianto è legato soltanto alla semifinale: con un poco di fortuna in più il Cus Bologna avrebbe potuto giocare per l’oro. E non solo. Il Campionato Europeo infatti alla fine l’hanno vinto il turchi di Fatih, quelli che hanno superato proprio in semifinale il Cus Bologna per 87-82: unica occasione in tutto il torneo in cui la squadra poi risultata vincente si è ritrovata seriamente in difficoltà.

Nella finale di consolazione c’era un po' di paura, perché, come all’esordio del torneo, domenica scorsa, ai ragazzi di Matteo Lolli e Davide Pulvirenti, toccava Lubiana. I primi due quarti infatti hanno visto il Cus in affanno, costretto a inseguire. “Non eravamo noi", dice poi Lolli. "Siamo partiti contratti perché dentro c’era ancora un po' di rimpianto e di rammarico per la semifinale. Poi ci siamo messi a posto in difesa: sono nati tanti palloni recuperati e veloci contropiedi. Il nostro marchio di fabbrica. Sono emersi soprattutto il cuore e l’orgoglio di Bologna, del Cus, dell’Italia. Non ci stavamo proprio a perdere".

"Abbiamo sofferto - rincara la dose il general manager del Cus Bologna, Federico Panieri, uno dei pochi ‘sopravvissuti’ di Poznan 2010 -, siamo andati sotto. Abbiamo rischiato di crollare. Poi è venuto fuori il cuore di un gruppo che non molla mai. Ci siamo rialzati".

Finisce 87-81 (21-26, 38-41, 67-55 i parziali). Il tabellino: Montanari 10, Poluzzi 6, Sanguinetti 19, Martone, Burresi, Iattoni 7, Fin 5, Baldassarre 17, De Angelis 7, Chiappelli 7, Piunti 10. All. Matteo Lolli (vice Davide Pulvirenti, direttore sportivo Agostino Briatico, general manager Federico Panieri).