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Rendicontazione e sostenibilità: il Bilancio Sociale 2014 dell'Alma Mater

Il Rettore sulle finalità del nuovo documento: “Risponde a un dovere di trasparenza verso la società, promuove un dialogo informato con tutti gli interlocutori, interni ed esterni, rappresenta l’enorme capitale intellettuale e umano che opera dentro e attorno all’Alma Mater”

È liberamente disponibile online il Bilancio Sociale dell’Università di Bologna relativo al 2014. Il documento rilegge i dati contabili del bilancio consolidato inquadrandoli nel contesto in cui l’Alma Mater opera in linea con la propria missione e li comunica agli stakeholder di riferimento: gli studenti e le loro famiglie, le istituzioni, la comunità accademica e scientifica, le imprese, i cittadini. È una rendicontazione integrale delle attività e delle dinamiche dell’Ateneo incentrate sulla sostenibilità non solo economica ma anche sociale e ambientale; una rendicontazione ricca di informazioni e dati disaggregati anche a livello geografico che fa luce su tutte le sedi del Multicampus (Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini).

“Il Bilancio Sociale – spiega il Rettore nell’introduzione - intende fornire una carta di identità dell’Alma Mater, che da un lato metta a confronto gli obiettivi e gli indicatori del Piano strategico e del Piano della Performance dell’Ateneo con gli indicatori validati dalla rendicontazione sociale e di sostenibilità nazionale e internazionale e dall’altro faccia emergere e metta in evidenza - tramite la radiografia dell’architettura istituzionale, delle strutture organizzative e dei numeri - la fisiologia, i comportamenti e soprattutto l’anima di questa grande comunità di circa 90.000 persone, la quale ha come sfida quella di coniugare i grandi numeri con la qualità, e come dovere quello di contribuire a interpretare e trasformare la realtà circostante”.

Il Bilancio Sociale consente all’Alma Mater di dimostrare la propria responsabilità e si integra nel più generale sistema di programmazione e di valutazione dell’Ateneo. Diverse le novità rendicontate e riportate nel nuovo documento: l’entrata in vigore del nuovo Codice etico di comportamento, il significativo investimento nel reclutamento del personale docente, il maggior investimento in ricerca, didattica e servizi agli studenti a fronte del mancato aumento delle contribuzioni studentesche per il sesto anno consecutivo, la rilevante quota premiale riconosciuta dal Fondo di Finanziamento Ordinario, il potenziamento del Servizio Job Placement.

“In un mondo che si affida sempre più a relazioni mediate e a rapporti virtuali – sottolinea il Rettore - l’Università rappresenta ancora un mondo dove gli incontri ravvicinati, reali e profondi tra persone sono ancora possibili: incontri più che mai necessari in una fase storica, come quella presente, caratterizzata da una atrofia dei fini e ipertrofia dei mezzi. Un’Università pubblica, laica e autonoma ha il dovere primario di rispondere alle famiglie e al Paese rendendo migliori i suoi cittadini. Solo quando tutti ne avvertiranno l’utilità sociale, allora l’Alma Mater potrà dire di adempiere compiutamente alla sua missione”.