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Dinosauri di opale dall'Australia: torna “Il sabato del Capellini”

Fossili di animali marini, piante e grandi dinosauri carnivori fatti interamente di opale: l’incredibile scoperta protagonista del primo appuntamento con il ciclo di aperture straordinarie al Museo Geologico dell’Alma Mater

“In tanti anni sul terreno non mi era mai capitato nulla di simile: scavare dinosauri fatti interamente di opale.” Federico Fanti, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, parla dei tesori rinvenuti in Australia, scavando a trenta metri sottoterra, nello sperduto villaggio di Lightning Ridge, nel nord-ovest del New South Wales. La scoperta è arrivata durante un viaggio per svelare gli ultimi segreti del Gondwana, il supercontinente esistito tra 510 e 180 milioni di anni fa, che comprendeva Sudamerica, Africa, India, Antartide e Australia.

I preziosi fossili sono stati rinvenuti in piccole miniere precarie ma gelosamente custodite. “Hanno reso milioni ai più fortunati – spiega Federico Fanti – ma sono anche l’unica traccia di un ecosistema straordinario estinto da circa 110 milioni di anni. Nuove specie per la scienza, ma allo stesso tempo gemme preziose che possono valere una piccola fortuna sul mercato internazionale”. Le specie rinvenute vanno dai pesci, squali, piccole tartarughe e rettili marini fino alle grandi piante delle sponde dell’antico mare che un tempo si estendeva su buona parte dell’Australia. Ma è stato rinvenuto anche molto altro. “Ci sono anche grandi dinosauri carnivori lunghi oltre sei metri e vertebre di animali ancora più grandi che condividevano un ecosistema ricco e pieno di risorse”, spiega ancora il ricercatore bolognese.

Un patrimonio di scoperte straordinarie che sarà raccontato e mostrato da Federico Fanti sabato 3 ottobre, dalle 16,30, in occasione del primo appuntamento con “Il sabato del Capellini”, il programma di aperture straordinarie del Museo Geologico dell’Alma Mater, pensato per far conoscere al pubblico i suoi tesori e le ultime ricerche in ambito geologico e paleontologico.

L’incontro è anche il primo di una serie di appuntamenti organizzati dal museo per il mese di ottobre. Il primo, venerdì 16 , è promosso in occasione della Settimana del pianeta Terra: alle 16,30, l’incontro “Antartide: ultima frontiera”, a cura di Paolo Garofalo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali. Poi, domenica 18, alle 16, aprirà al pubblico “Mosasaurus: in mostra il gigante dei mari”, a cura di Federico Fanti e Andrea Cau. Infine, venerdì 23, in occasione della Festa della Storia, Marco Del Monte guiderà i visitatori nel percorso didattico “Basiliche paleocristiane e cripte a Bologna”, dalle 8,30 alle 13 presso l’Aula Magna di via Zamboni 67.

Gli appuntamenti con “Il sabato del Capellini” continuano poi nei prossimi mesi. La formula è sempre la stessa: alle 15,15 visita guidata del museo (su prenotazione), e alle 16,30 appuntamento con ricercatori e scienziati per scoprire i segreti della geologia e paleontologia. Sabato 7 novembre, tocca al geografo Carlo Cencini raccontare dell’altopiano della Bolivia. Mentre sabato 5 dicembre è in programma l’incontro “Emilia Padana: dalla civiltà urbana al paesaggio delle rovine”, a cura di Marco Del Monte.