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Ultimate frisbee. Il Cus Bologna mai così in alto in Europa

Argento per i ragazzi e bronzo per le fanciulle alla Champions League dei dischi volanti che si è svolta a Breslavia. Mai nessuno, in passato, a livello di club italiani, era riuscito a fare meglio

Mai così in alto in Europa. Non solo per il Cus Bologna di Piero Pagni, ma per tutto il movimento italiano dell’ultimate frisbee. A Breslavia, dove si consuma la Champions League dei dischi volanti, il braccio sportivo dell’Alma Mater conquista l’argento con i ragazzi e il bronzo con le fanciulle allenata da Rocco Di Michele, Filippo Pavani e Davide Morri. La formazione dei maschietti, capitanata da Luca Tognetti, Andrea Mastroianni, Giovanni Santucci e Alberto Tonelli, poteva contare sulla supervisione del solito Davide Morri.

Il Cus dà subito spettacolo con i maschi perché i Cus Bologna - La Fotta - Red Bulls superano tutte le avversarie del girone, Mooncatchers Bruxelles, Clapham Londra e i Salaspin della Lituania. Nei quarti, ancora un successo sui Franken Bavaria poi, in semifinale, di nuovo i belgi di Bruxelles, con un'altra vittoria netta, 15-8.

In finale i cussini ritrovano i Clapham, formazione campione in carica da cinque anni a questa parte. Gli inglesi, rispetto al girone di qualificazione, recuperano tre o quattro elementi e vincono 15-8. Ma l’argento del Cus Bologna è un risultato storico, anche perché l’obiettivo dichiarato dell’Alma Mater era conquistare il podio, dopo essere cresciuta dal decimo al quinto posto, passando negli anni anche per l’ottavo e per il settimo.

La squadra del Cus Bologna era composta da Michele Gnudi, Lorenzo Arienti, Fabio Coppi, Fabio Tosi, Paolo Prandi, Michele Farina, Bruno Mine, Alberto Tonelli, Massimo Vagliviello, Gabriel Cazzola, Guglielmo Chini, Luca Tognetti, Simone Gasperini, Alessandro Franceschi, Francesco Bernardi, Andrea Mastroianni, Davide Morri, Nasser Mbae, Quentin Rodger, Davide Quarantotto, Ivan Cantù, Filippo Simonazzi, Arturo Laffi, Giovanni Santucci e Riccardo Merusi.

E le ragazze? Le Shout, chiudono il loro girone al secondo posto, battute solo dalle Iceni Londra. Nel quarto ritrovano, come nei Regionals di Bologna, le Fab Ladies di Berna. Stavolta, però, esulta il Cus Bologna. In semifinale ancora le terribili Iceni Londra che si dimostrano imprendibili, 15-7 e, nella finale di consolazione, successo sulle Mantees Vienna per 15-11.

Il Cus Bologna da solo fa meglio dei risultati ottenuti dalla nazionale nelle ultime uscite. E adesso si prepara alla festa. Il 17 e 18 ottobre torna il tradizionale Bologna is Back. Ma questa volta, oltre al torneo, ci sarà da celebrare un gruppo straordinario di ragazzi e ragazze che hanno portato l’Italia, Bologna e l’Alma Mater Studiorum sul tetto d’Europa. Mai nessuno, in passato, a livello di club italiani, era riuscito a fare meglio.

Un successo che ha tanti protagonisti: Alberto Tonelli ha chiuso la sua esperienza con 8 mete e 7 assist, 6 mete e 8 assist per Davide Morri. Sullo stesso livello dei compagni anche Paolo Prandi, 5 mete e 8 assist. In campo femminile Greta Melega è stata votata Mvp (ovvero la migliore giocatrice) della fase finale grazie alle 9 mete e ai 14 assist. Irene Scazzieri, 17 mete (con l’aggiunta di 3 assist) è risultata la seconda miglior realizzatrice del torneo, mentre Elisa Frangipane si è tolta la soddisfazione di mettere insieme un bottino di tutto rispetto: 11 mete e 5 assist.

Tanti nomi, tanti protagonisti, ma un risultato che è anche il frutto dei sogni e del lavoro di Davide Morri che, di fatto, ha introdotto questa disciplina all’ombra delle Due Torri e la sta coltivando con passione. Anni e anni di lavoro nelle scuole e nei settori giovanili per portare l’Italia ai livelli delle grandi università americane. Un lavoro che ha consentito al Cus Bologna di vincere un argento e un bronzo storici e di continuare a sperare per il futuro. Le due rappresentative dell’Alma Mater erano, calcolatrice alla mano, le più giovani del lotto.