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Manicheismo e uso delle immagini: un progetto Unibo arriva a Princeton

Le immagini di Mani, fondatore del manicheismo, possono avere un potere terapeutico? È l'interrogativo al centro di una ricerca firmata Alma Mater che, per la prima volta, sarà realizzata presso la School of Historical Studies del celebre ateneo statunitense

immagine di mani

Da gennaio a luglio 2016, Andrea Piras, docente di Filologia, religioni e storia dell'Iran al Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna, svilupperà un progetto di ricerca sull'uso delle immagini nella religione manichea presso la School of Historical Studies di Princeton. È la prima volta che un un docente dell'Alma Mater porta una ricerca Unibo nel prestigioso ateneo statunitense.

Il prof. Piras ha infatti ottenuto una Membership all'Institute for Advanced Studies di Princeton presentando il progetto "Icons of Healing in Manichaeism: a Searching for Therapeutic Uses of Religious Images", che svolgerà presso la School of Historical Studies (sezione dei Near/Middle Eastern and Islamic Studies).

Il Manicheismo, religione nata nel III secolo d.C. nell'impero persiano sasanide che prende nome dal suo fondatore Mani, pretendeva di spiegare l'origine, la composizione e il futuro dell'universo attraverso la conoscenza separando nettamente il bene e il male, considerati, questi ultimi, i due principi fondamentali che non si potevano mescolare in alcun modo. È questo il motivo per cui chi oggi esprime giudizi senza ammettere sfumature viene definito "manicheo".

Nella religione manichea l'uso delle immagini risponde all'intento missionario di Mani che, per diffondere il suo messaggio, non solo fu autore e scrittore delle proprie opere ma anche pittore. Mani ha infatti disegnato le illustrazioni di un suo libro chiamato "Immagine", una sorta di portfolio con tavole esplicative delle sue concezioni mitologiche, cosmologiche ed escatologiche, per spiegare le diverse possibilità di salvezza o di dannazione dell'anima, sia liberata sia condannata alla trasmigrazione.

La ricerca proposta da Andrea Piras punta a scoprire se oltre all'uso didattico-pedagogico esista anche un effetto terapeutico delle immagini, tale da divenire uno strumento di edificazione morale e spirituale, analogamente all'uso delle icone nel cristianesimo ortodosso.

 

Autore: Viviana Sarti