I goliardi, il tocco, la bandiera e le richieste di riscatto

Un paio di mosse furtive (letteralmente) e si sono ritrovati tra le mani due "cimeli" dell'Università di Bologna, per i quali il Rettore sarà ora costretto a pagare un riscatto. Il Sacer VenerabilisQue Fictonis Ordo, ovvero la goliardia dell'Alma Mater, torna a colpire, portando così avanti una tradizione secolare di sfida ai vertici dell'Ateneo, tra gioco e ironia.

Il primo "colpo" lo hanno messo a segno all'inizio della scorsa settimana i Capo Balla di sette balle dell'Ordine, approfittando di un momento di distrazione per "far sparire" il tocco del Rettore. Protagonisti dell'impresa sono stati Conte per la Goliardica Balla di Montecristo, Papa per l'Eccelsa Balla del Nettuno, Console per la Balla dell'Oca, Gonfaloniere per la Balla de li Goliardi Bolognesi, Principe per la Congiura de' Pazzi, Priore per il Convento del li Frati Gaudenti e Imperatore per l'Impero delle Terre del Nord.

Ieri mattina, poi, in occasione dei saluti per gli auguri natalizi, la delegazione goliardica ha presentato al Rettore un papiro con le richieste di pagamento per riavere il tocco trafugato: la partecipazione del Rettore alla festa delle matricole, la partecipazione dei goliardi alle cerimonie di Ateneo e l'esposizione pubblica del papiro stesso. Il Rettore è stato al gioco, ha brindato e si è detto pronto ad adempiere alle condizioni proposte.

Ma i goliardi non si sono fermati qui e, complice il clima di festa, ieri sono riusciti a mettere le mani anche sulla bandiera dell'Alma Mater che si trovava in Rettorato, nella sala dell'VIII Centenario. Nuovo ostaggio quindi e, dunque, nuove richieste di riscatto. Tra queste c'è sicuramente una riproduzione della bandiera sparita, che l'Alma Mater si è già detta disponibile a donare. Per le altre si vedrà. Intanto, il gioco continua.