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Da Jerzy Grotowski a Thomas Richards: a Bologna torna il Workcenter

La stagione teatrale de La Soffitta 2016 si apre con un doppio appuntamento dedicato alla storia trentennale dell'esperienza avviata da Grotowski e proseguita ora da Richards


È il progetto "Il ritorno del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards"
, a cura di Marco De Marinis, ad aprire, mercoledì 10 febbraio, la sezione dedicata al Teatro per La Soffitta 2016. Un atteso ritorno e un'occasione per fare il punto su una ricerca che dura ormai da trent'anni. Grotowski ha trasmesso a Richards l'esito delle ricerche di una vita e ha indicato Thomas Richards, assieme a Mario Biagini, unici eredi del suo patrimonio artistico e intellettuale, compreso l'intero corpus dei suoi scritti.

Il progetto si sviluppa in due momenti. Il primo, in programma mercoledì 10 febbraio alle 21 ai Laboratori delle Arti (ingresso gratuito con ritiro di coupon per l'ingresso da un'ora prima dello spettacolo) è "L’heure fugitive", una creazione in progress di Cécile e Thomas Richard. In un bar che sorge dalle sue fantasie, una donna di fronte alla dismisura della sua rivoluzione attraversa delle metamorfosi, incarnando voci di poetesse francesi radicate nella storia. Anna de Noailles, Cécile Sauvage, Louise Labé, Hélène Picard.

Il secondo evento è invece "Trent’anni di workcenter: una retrospettiva", conferenza di Thomas Richards, che guiderà il pubblico, anche con l'aiuto di filmati, in un viaggio attraverso le diverse fasi della ricerca performativa sviluppata con il Workcenter. L'appuntamento è per giovedì 11 febbraio, alle 16, sempre presso i Laboratori delle Arti (ingresso libero).

Nel corso della sua storia trentennale, il Workcenter ha documentato molti lavori in momenti critici del loro sviluppo. In questa retrospettiva - che intreccia analisi, proiezione di frammenti filmici e discussione - il pubblico avrà modo di incontrare il metodo pratico che il Workcenter, fin dai primi anni, ha dedicato all’arte come veicolo in relazione al teatro. L’evento condurrà i partecipanti ad avvicinarsi alle opere contemporanee del Workcenter che incarnano lo stato attuale della ricerca, non solo in relazione all’approfondimento di una esplorazione dell’essere umano in azione, ma anche ampliando i modi in cui gli aspetti essenziali della ricerca possono venire in contatto con persone, culture e società.