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Alma Mater e Comune insieme per promuovere Bologna

Sindaco e Rettore hanno siglato due intese dedicate all'attrattività di investimenti e di talenti e per valorizzare il ruolo della cittadinanza universitaria


Il Sindaco Virginio Merola e il Rettore dell'Università di Bologna Francesco Ubertini hanno presentato oggi due accordi
sottoscritti su scala metropolitana per la definizione di iniziative congiunte relative all'attrattività della città e alla promozione della qualità della vita nella comunità attraverso una maggiore collaborazione tra l'Università e città. Una collaborazione che si sostanzia con la creazione di una stretta sinergia tra i servizi del Comune e dell’Alma Mater, in particolare a favore della popolazione studentesca, con l'obiettivo di incrementare il ruolo della cittadinanza universitaria. E hanno inoltre annunciato la costituzione di team congiunti che lavoreranno per sviluppo di progetti e politiche urbane.

Nei mesi scorsi, Comune di Bologna, CAAB e Ernst & Young, con il supporto di Riccardo Fini (professore associato di Ingegneria Gestionale dell'Università di Bologna) hanno avviato una ricerca dedicata a fotografare lo stato della competitività territoriale, comparata con altre province italiane (Firenze, Milano, Roma e Torino) e città europee (Barcellona, Manchester e Monaco di Baviera) e le rispettive aree regionali, accompagnata da una ventina di interviste qualitative a imprenditori che dirigono aziende con sede a Bologna. L'obiettivo della ricerca è favorire lo sviluppo del territorio, partendo dai risultati verranno realizzati progetti per rafforzare il capitale umano degli individui, potenziare settori industriali strategici e incrementare gli investimenti da parte di attori locali, nazionali e internazionali.


Nel campo dell'innovazione e della conoscenza, lo studio mostra che con quasi 70 imprese nate dalla ricerca pubblica universitaria, Bologna è la prima fra le provincie analizzate per numero di spin-off per abitante, e con più di 100 domande di brevetto per milione di abitanti Bologna è prima fra le province analizzate e leader in Europa assieme a Monaco di Baviera. Parlando di infrastrutture ed ecosistema digitale, invece, Bologna è prima per lo Smart City Index di Ernst & Young (100) davanti a Milano (98) e Torino (93) e seconda dopo Milano (637) nello Smart Rating Index di ICityLab. All’interno dello Smart rating index, Bologna risulta prima nella categoria mobility (497) davanti a Milano (495). Infine la cultura, il turismo e il welfare: per quanto riguarda numero di musei, siti archeologici e monumenti Bologna (9) è seconda solo a Firenze (15 per 100.000 abitanti) e a Torino per numero di biblioteche pubbliche per 100.000 abitanti: Bologna (5) e Torino (7).

Partendo da questo studio Comune e Università lavoreranno per implementare la formazione tecnica specializzata, vera frontiera per l'incremento del numero dei laureati. L'obiettivo è realizzare un team congiunto tra Comune, Università e mondo delle imprese per arrivare alla creazione di un'agenzia per la promozione degli investimenti (nazionali e internazionali), così come è stato fatto a livello turistico con Bologna Welcome, nonché una collaborazione sulla progettazione europea. Fondamentale, per innalzare il grado di competitività territoriale è ritenuta l'educazione terziaria e in particolare il segmento relativo alla formazione tecnica specializzata. A questo proposito, il Comune di Bologna ha deciso di dedicare parte del proprio PON Metro (7 milioni di euro per “azioni immateriali” e 10 milioni di euro per “azioni infrastrutturali”) per potenziare il sistema di collaborazione tra scuola-impresa per la promozione della cultura tecnica e la rigenerazione dei contenitori, con l’obiettivo di estendere i benefici degli interventi a tutta la popolazione scolastica e al numero maggiore possibile di imprese di piccole e medie dimensioni.

Amministrazione comunale e Alma Mater sono già al lavoro su alcuni temi chiave. È stato sottoscritto un protocollo d'intesa per definire il futuro di Bologna a livello metropolitano, in una strategia anche di prospettive economiche, che abbia come volano la cultura, intesa come diritto, come condizione di cittadinanza, e base etica dello sviluppo civile e sociale. L’accordo prevede una serie di strette sinergie tra l'Università e il Comune a favore degli studenti. Si parla ad esempio di servizi bibliotecari, accesso ai musei, utilizzo di spazi integrati, servizi di service learning, monitoraggio delle esigenze della popolazione studentesca e iniziative culturali.