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Benvenuti, cari alieni: torna a Bologna il Future Film Festival

Il più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media torna con la sua diciottesima edizione, tutta dedicata al rapporto tra “noi” e “loro”, terrestri ed extraterrestri


Torna dal 3 all'8 maggio, a Bologna, il Future Film Festival
, primo e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all'animazione, al cinema, ai videogame e ai new media, che quest'anno arriva alla sua diciottesima edizione confermandosi un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non solo) della settima arte. E anche quest'anno l'Università di Bologna è tra gli enti patrocinatori dell'evento.

"Welcome Aliens!" è il titolo attorno a cui ruota la nuova edizione del festival, che ripercorre in cinque significative tappe l'evoluzione della rappresentazione cinematografica del rapporto tra “noi” e “loro”, terrestri e alieni. Dalla paura dell’invasione (nell'America maccartista di "Invasori dall'altro mondo" di Edward Cahn) al sogno dell’integrazione (nel capolavoro della sci-fi liberal degli anni ’80, "Fratello di un altro pianeta" di John Sayles). Tante, come sempre, le proposte del Future Film Festival, e come sempre rivolte al pubblico di ogni età, dai bambini – con proiezioni e laboratori pensati per stimolare la creatività dei più piccoli – agli adulti.

L’apertura del festival guarda a levante, e alla tradizione di una delle più fortunate (e popolari) forme d’arte giapponesi, quella del Manga, assoluta protagonista della giornata inaugurale grazie a due straordinarie proposte, che vogliono onorare i 150 anni dei rapporti tra Italia e Giappone: da una parte la proiezione in anteprima italiana di "Miss Hokusai", il nuovo film animato di Keiichi Hara, che dopo il successo di critica del precedente "Colorful" affronta la storia mai raccontata di O-Ei, figlia del grande pittore Hokusai, “disegnando” il poetico ritratto di una donna dallo spirito libero e dall’enorme talento artistico, svelato attraverso il passaggio delle stagioni nella Edo del XIX secolo. Ma prima del film, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna sarà inaugurata la mostra "Manga Hokusai Manga – Il fumetto contemporaneo legge il maestro" (a cura di Jacqueline Berndt per Japan Foundation): un'originale esposizione – in programma fino dal 3 al 22 maggio – che in occasione del bicentenario della pubblicazione del primo volume degli Hokusai Manga (spesso considerati all’origine del fumetto giapponese contemporaneo), illustra l’opera del celebre pittore Katsushika Hokusai dal punto di vista della più recente produzione artistica giapponese: i manga.

Dopo le pellicole in concorso (che sono otto) quelle fuori concorso, le follie notturne e tanto altro (il programma completo è disponibile online), a chiudere il festival, con un finale da brividi, sarà invece l’anteprima italiana di "The Boy", il thriller/horror di William Brent Bell che ha conquistato – e terrorizzato – il pubblico sin dalla pubblicazione su youtube del primo trailer. In uscita nelle sale italiane il 12 maggio, distribuito da Eagle Pictures, "The Boy" è una storia piena di mistero e situazioni sinistre, che aggiorna uno degli archetipi più inquietanti del cinema dell'orrore, la bambola assassina.

Con il Future Film Festival, poi, torna anche ExpoPixel: una giornata - il 5 maggio all'Opificio Golinelli - per riflettere sui trend del momento. Il tema del 2016 sarà “Rethink the digital environment”, con l’intento di ragionare sui temi stringenti dell’attualità digitale, dall’educational alla creazione di app e interventi in realtà aumentata per musei, fino alla novità assoluta del 2016 in campo di entertainment: le Google Spotlight Stories con un ospite d’eccezione, Scot Stafford. La visione di immagini a 360 gradi (con appositi visori) è infatti una delle rivoluzioni più interessanti degli ultimi anni: registi, tecnici e musicisti di calibro internazionale lavorano ora su questi prodotti. Scot Stafford, storico collaboratore di Pixar, e già ospite del Future Film Festival negli scorsi anni, è approdato alla produzione di Spotlight Stories e lo racconterà in un panel dedicato.

Tra gli eventi speciali del festival, infine, da non perdere il tradizionale appuntamento con “Archeologia del futuro” – a cura di Mario Serenellini – che quest’anno raccoglie sotto il titolo “Farse e martello”: un programma tutto dedicato alla propaganda sovietica di cartoon tra le due guerre. Mentre per festeggiare il cinquantesimo anniversario del primo episodio di Star Trek, il Future Film Festival propone un omaggio alla più longeva saga cine-televisiva della storia: in programma proiezioni (con episodi della serie classica), un evento cosplay allargato a tutto l’immaginario fantascientifico e una tavola rotonda, “Star Trek vs Star Wars (e altre storie)”, coordinata da Roy Menarini (Università di Bologna) e con interventi di Nembo Buldrini (ingegnere aerospaziale), Giacomo Manzoli (Università di Bologna), Matteo Guarnaccia (artista e storico del costume), Nicola Via­nello (Star Trek Italian Club) e Carlo Modesti Pauer (ideatore di “Wonderland”, RAI 4), che ci aiuterà a rispondere a un grande interrogativo dell’umanità: “Perché dopo mezzo secolo ci troviamo ancora a parlare di Star Trek?”.