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Tre progetti Unibo per la mobilità italo-tedesca

Sono stati selezionati nell'ambito del programma bilaterale di sostegno alla mobilità dei ricercatori finanziato da Italia e Germania e potranno accedere al finanziamento per lo scambio di docenti e ricercatori

Tre progetti presentati da professori e ricercatori dell’Università di Bologna sono stati selezionati nell'ambito del MIUR – DAAD Joint Mobility Program, il programma bilaterale di sostegno alla mobilità dei ricercatori finanziato dal MIUR e dal Deutscher Akademischer Austausch Dienste, il servizio tedesco per lo scambio accademico. Solo una su dieci delle proposte presentate è stata selezionata e premiata con il finanziamento richiesto, dopo essere passate al vaglio della valutazione sia del MIUR che del DAAD. I tre progetti targati Unibo potranno quindi accedere al finanziamento per la mobilità italo-tedesca di giovani professori e ricercatori.

Il primo progetto premiato per l'Alma Mater, selezionato con il punteggio massimo, si prefigge di studiare i fenomeni della fibrillazione atriale e dell'arresto cardiaco con un approccio bio-ingegneristico noto come "cardiologia computazionale" (computational cardiology). A presentarlo è stato il team costituito da Stefano Severi, Cristiana Corsi e Martino Alessandrini del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione, in collaborazione col gruppo di Olaf Dössel del Karlsruhe Institute of Technology. Più precisamente, l'obiettivo è lo sviluppo di un simulatore dell’anatomia e dell’elettrofisiologia dell’atrio sinistro di un paziente a partire dalle immagini e dai dati acquisiti negli esami clinici. che consenta di riprodurre al calcolatore condizioni sia fisiologiche che patologiche.

Il secondo progetto si inserisce invece nel contesto dell’uso efficiente delle fonti di energia rinnovabile e del trasporto elettrico sostenibile, dove sono richiesti sistemi di accumulo e conversione dell’energia. Presentato da Catia Arbizzani e Francesca Soavi del Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician", in collaborazione con gruppo di Karl-Heinz Pettinger (Hochshule für Angewandte Wissenschaften – Hochshule Landshut), il progetto si concentrerà sullo studio delle proprietà di interfase di materiali elettrodici per dispositivi per l’energetica come batterie e supercondensatori.

Infine, tra i selezionati per l'Alma Mater c'è un progetto che si occupa di diritto tributario, presentato da Giangiacomo D’Angelo e Federica Briganti del Dipartimento di Scienze Giuridiche e della Scuola Europea di Alti Studi Tributari, in cooperazione con Ekkehart Reimer dell’Università di Heidelberg (Instituts für Finanz- und Steuerrecht). Il progetto si propone di studiare le implicazioni di una forma avanzata di cooperazione tra autorità fiscali dei diversi Paesi che consiste nello svolgimento di controlli fiscali realizzati da team integrati di funzionari italiani e tedesche che svolgono controlli sul territorio di entrambi gli Stati. L’obiettivo è quello di fornire un quadro giuridico di riferimento che possa riuscire a conciliare le esigenze del controllo transnazionale in materia fiscale con le esigenze di tutela del contribuente sottoposto ad indagine.