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Serie TV: esiste un approccio cognitivo?

Un convegno internazionale di studi per il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna per parlare di studi cognitivi come metodo interdisciplinare all’interno dei Media Studies

Mercoledì 25 e giovedì 26 maggio, dalle 9 alle 18, presso il Salone Marescotti, si svolgerà l’ottava edizione di "Media Mutations 8. A cognitive approach to tv series", un convegno internazionale di studi della sezione Cinema del Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, che ha tra gli gli obiettivi l’affermazione degli studi cognitivi come metodo interdisciplinare all'interno dei Media Studies.

Nonostante alcuni lavori recenti, un approccio cognitivo allo studio delle serie TV deve essere ancora pienamente sviluppato. Questa edizione di Media Mutations mira a giocare un ruolo fondamentale nel favorire questo settore ancora emergente, ma particolarmente promettente. L’interesse degli organizzatori è prevalentemente orientato a selezionare proposte che affrontino i seguenti temi: la natura e il ruolo delle emozioni nelle serie TV, i processi cognitivi suscitati dalle narrazioni seriali, la partecipazione del pubblico e la creazione di paratesti, e, infine, il rapporto tra gli studi cognitivi in ambito televisivo e altri approcci teorici pertinenti (ecosistemi narrativi, embodied narratology).

L’edizione 2016 di Media Mutations è progettata, organizzata e co-finanziata grazie al lavoro congiunto di un team internazionale di ricercatori riuniti intorno al progetto di ricerca Theoretical Innovation Strategies in the Analysis of Narration in Television Series, finanziato dal Governo spagnolo e coordinato da Héctor J. Pérez. Il convegno internazionale è a cura di Michele Guerra (Università di Parma), Veronica Innocenti (Università di Bologna), Héctor J. Pérez (Universitat Politècnica de València) e Margrethe Bruun Vaage (University of Kent). I progetti de La Soffitta 2016, a cura dei docenti del Gruppo di lavoro del Centro Dipartimentale, sono realizzati grazie al sostegno di: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna Assessorato alla Cultura, Città Metropolitana e Comune di Bologna.