Nonostante le incertezze del meteo, che ha tenuto sospesa la prova fino all'ultimo, alla fine Manuela ce l'ha fatta: è suo un nuovo primato mondiale, con 15 chilometri percorsi in sette ore e mezzo grazie al supporto dell'esoscheletro bionico Ekso.
Studentessa di Veterinaria all'Università di Bologna, Manuela Migliaccio ha perso l'uso degli arti inferiori nel 2009, in seguito a un incidente, ma dal 2012 è tornata in piedi utilizzando un esoscheletro robotizzato messo a disposizione dal Centro di Riabilitazione Villa Beretta presso l’Ospedale Valduce di Costa Masnaga. L'esoscheletro è uno strumento pensato per la riabilitazione ed è generalmente usato in ambienti interni per percorrere pochi metri, Manuela però si è spinta molto più in là, mettendo alla prova tanto se stessa che la macchina che la accompagna. E i risultati raggiunti sono straordinari.
Già nell'ottobre del 2013 era riuscita a tagliare il traguardo dei 10.549 metri in 5 ore, 11 minuti e 7 secondi, conquistato così il primato mondiale e battendo il precedente record stabilito dall'israeliano Radi Kaiuf. Ma il 4 giugno scorso, a Rimini, è andata ancora oltre: 15 chilometri percorsi in sette ore e trenta. Nuovo record mondiale.
Un'avventura, quella di Manuela, sostenuta dall'Università di Bologna, che ha messo a disposizione il Centro Sportivo Record per gli allenamenti e che con i dipartimenti di Scienze Biomediche e Neuromotorie e di Scienze per la Qualità della Vita collaborerà insieme al Centro di Riabilitazione Villa Beretta per uno studio pilota sulle caratteristiche dell’impegno neuromotorio durante la deambulazione assistita dall'esoscheletro Ekso.