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Strade digitali per le imprese: la Graduation e Reunion di BBS

In occasione della Graduation 2016, che ha diplomato 409 studenti dei Master di Bologna Business School, è emerso dal panel dedicato al Made in Italy e sfida digitale l'urgenza per le aziende italiane di rincorrere e adeguarsi agli standard statunitensi, pena la marginalizzazione

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"Leading in a Digital World": è il titolo delle due giornate - venerdì 1 e sabato 2 luglio - che dall'Aula Magna Santa Lucia a Villa Guastavillani hanno celebrato e riassunto l'attività di un anno di Bologna Business School. Ospite d’onore è stata Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, a cui è stato affidato il Commencement Speech, il tradizionale discorso che dà inizio alla nuova vita dei giovani che ricevono il Master. Stevie Kim, nazionalità Usa e origine coreana, è il motore delle attività di sviluppo del vino italiano nel mondo e, recentemente, sta lanciando un progetto per la conquista del mercato cinese mediante Alibaba, azienda leader al mondo nelle piattaforme di pagamento e compravendita on line.

Stevie Kim si è concentrata sulla necessità di semplificare il linguaggio digitale, rilevando come “la complessità sia uno degli impedimenti maggiori nelle abitudini italiane, basate su creatività e codici linguistici spesso inintellegibili”. Questo è, secondo Kim, il problema principale che rende complesse le "regole di ingaggio" chiare ed efficaci con il chiuso e difficile mercato cinese, dove Vinitaly intende portare il vino italiano in un mercato dalle enormi potenzialità.

A seguire, Romano Prodi (Presidente del Collegio d’Indirizzo di BBS), Stefano Domenicali (Presidente e Amministratore Delegato di Lamborghini Auto), Luca Garavoglia (Presidente del Gruppo Campari) e Nicola Pianon (Senior Partner e Managing Director di The Boston Consulting Group) sono stati impegnati in una tavola rotonda per ragionare sul tema del Made in Italy e la sfida digitale.

Secondo Romano Prodi “l'Italia è fuori dal novero dei paesi che dettano le regole nel digitale”. Luca Garavoglia ha esteso il problema all'ambito europeo: "Il problema investe l'Europa, che esprime solo poche startup di successo. Il resto del mercato è occupato dagli Stati Uniti", detentori secondo Garavoglia di una vera e propria supremazia digitale. Stefano Domenicali ha ricordato che anche l'automotive si sta dirigendo verso un utilizzo importante della tecnologia digitale integrata nel prodotto finito, mentre Nicola Pianon ha sottolineato "la necessità delle aziende di ingaggiare talenti per soddisfare le esigenze dei consumatori millennials".

Poi il Rettore Francesco Ubertini il Dean di BBS Massimo Bergami hanno consegnato i diplomi a 409 giovani manager di 40 paesi del mondo che hanno concluso un master in business presso la Bologna Business School.

Nei saluti introduttivi alla giornata, Massimo Bergami ha presentato alcuni dati riguardanti “i positivi risultati della Scuola”. Un incremento del valore della produzione del 9,4% che supera abbondantemente i cinque punti percentuali dell'anno precedente. “Di là dai numeri di bilancio ciò che conta è il valore generato dagli studenti stessi. Dal talento espresso e dai risultati che hanno ottenuto”. Si tratta di un placement nel mondo del lavoro per gli Alumni BBS dell'85%. Un grande successo di iscritti nel 2015 ai Master Full-time ed Executive (464 nuovi studenti) conferma la crescita di interesse e fiducia in Bologna Business School. Età media di 33 anni per i 409 diplomati di quest'anno accademico, di cui il 35% donne. “Una percentuale troppo bassa. Uno degli obiettivi principali di BBS sarà l'aumento della presenza femminile nei Master e garantire maggiori opportunità” ha dichiarato il Dean.

La Graduation è stata poi seguita dalla Reunion degli Alumni (giunta alla sua decima edizione), venerdì sera, nei giardini di Villa Guastavillani dove i cuochi dell’Associazione Chef to Chef hanno offerto una cena di beneficenza per raccogliere borse di studio destinate agli studenti del prossimo anno. Tra i presenti c'era anche Makr Shakr, il primo barman robot in grado di realizzare almeno un cocktail in meno di mezzo minuto con 10.100 possibili combinazioni. Il sistema Makr Shakr è stato disegnato da Carlo Ratti Associati, la società dell’architetto del MIT, combinando elementi di robotica e radici del design made in Italy. Altra curiosità della serata è stato il DJ, Andrea Pontremoli, Amminsitratore Delegato della Dallara Automobili e Direttore del Master in Technology and Innovation Management di BBS.

La giornata di sabato, iniziata con la tradizionale meditazione manageriale quest’anno proposta da Alberto Melloni, direttore dell’Istituto Scienze Religiose, sul tema Babilonia, è proseguita poi con la Digital Fair, esposizione dei progetti digitali degli Alumni di BBS, focalizzati in particolare sui settori del made in Italy (automotive, meccanica, turismo, food & wine, design).

Nel corso delle due giornate, spazio anche per i più piccoli, con il BBS Fun Coding Kids Bootcamp, un percorso didattico sulla tecnologia riservato a bambini da 7 a 11 anni, figli di Alumni e Docenti che hanno imparato a realizzare il proprio videogame.