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Turchia: l’Ateneo manifesta piena solidarietà ai colleghi turchi

L’Alma Mater, il suo Senato accademico e la comunità tutta condividono le dichiarazioni di EUA e Crui a sostegno della comunità accademica turca e ribadiscono i principi fondanti della Magna Charta Universitatum quali l’autonomia istituzionale e la libertà accademica

L’Ateneo bolognese manifesta la più viva preoccupazione per le notizie diffuse, manifesta piena solidarietà ai colleghi professori turchi; sottolinea la decisiva importanza della libertà di insegnamento, di ricerca e di diffusione della cultura come elemento essenziale per la democrazia e la pace.

L’Alma Mater condivide e sostiene la posizione dell'European University Association (EUA) di condanna delle dimissioni forzate di 1577 alte cariche delle università Turche. A seguito del tentativo di colpo di Stato di venerdì in Turchia il settore dell'istruzione, compreso quello dell'istruzione superiore, è stato preso di mira come molti altri ambiti dell’amministrazione pubblica. 15.200 professori sono stati sospesi, mentre Hurriyet riferisce che il Consiglio per l’Istruzione Superiore (YÖK) ha ordinato le dimissioni di le alte cariche delle università (1176 da quelle statali e 401 da quelle gestite da fondazioni). L’EUA condanna fermamente tale azione contro le università e il personale universitario ed esprime il suo sincero sostegno alla comunità accademica turca.

Mentre all’indomani del tentato colpo di stato militare vi è stato un sostegno globale e unanime per il governo democraticamente eletto, le misure introdotte oggi vanno nella direzione sbagliata. Più che mai la Turchia ha bisogno di libertà di parola, di dibattito pubblico e aperto, come sostenuto energicamente dalle sue università, ispirate a valori accademici riconosciuti globalmente, ai principi di libertà di ricerca e insegnamento, alla libera espressione e alla libertà di associazione.

L’EUA invita tutti i governi, le università e gli studiosi europei a prendere posizione contro questi sviluppi e sostenere la democrazia in Turchia, incluse l'autonomia istituzionale e libertà accademica per studiosi e studenti.

Anche la CRUI condivide interamente la dichiarazione dell’EUA ed esprime unanime e ferma condanna per le misure adottate dal Governo turco a seguito del tentativo di colpo di stato del 15 luglio. Tali misure colpiscono i diritti civili dei singoli e delle collettività. In particolare, vengono mortificate le libertà di ricerca, insegnamento, autogoverno per lunga tradizione proprie delle Università ed essenziali alla loro vita.

Già nell’immediato, le misure del Governo turco provocano gravi danni alle collaborazioni oggi attive e stabilite grazie a un lungo percorso ispirato a valori che oggi vengono negati. Questi sviluppi troveranno da parte nostra concrete risposte, per un verso, di condanna degli abusi, per altro verso, di solidarietà alle Comunità universitarie turche: ai docenti, ai ricercatori, agli studenti.