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Tecnopolo di Bologna: inaugurata la sede di Ozzano dell’Emilia

Dedicato alle neuroscienze traslazionali per lo studio di malattie e lesioni del sistema nervoso, è intitolato a Rita Levi Montalcini

Venerdì 14 ottobre è stata inaugurata la sede di Ozzano dell’Emilia del Tecnopolo di Bologna, il primo insediamento fisico della rete dei Tecnopoli regionali nel territorio bolognese. Dedicato alle neuroscienze traslazionali per lo studio di malattie e lesioni del sistema nervoso,il Tecnopolo è stato intitolato a Rita Levi Montalcini, per sottolineare come parte dell’attività di ricerca svolta oggi sia la continuazione di quanto impostato dalle professoresse Luciana Giardino e Laura Calzà, docenti dell’Alma Mater, nei lunghi anni di collaborazione scientifica con la Premio Nobel nel settore delle neuroscienze. Situato presso i laboratori della Fondazione IRET, il Tecnopolo ospita il Joint Research Laboratory fra il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute e la Fondazione IRET.


Durante l’evento di inaugurazione, che si è svolto nell’Aula Messieri della Scuola di Agraria e Medicina veterinaria, sono intervenuti le Autorità, il Direttore del DIMEVET, prof. Paolo Gatta, il Sindaco di Ozzano, dott. Luca Lelli, il prof. Fabio Fava, delegato alla Ricerca industriale, cooperazione territoriale e innovazione , in rappresentanza del Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, la prof. ssa Luciana Giardino, la prof.ssa Laura Calzà, in qualità di presidente e direttore scientifico della Fondazione IRET e l’assessore Palma Costi, Assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma della Regione Emilia Romagna.

In tutti gli interventi è stata sottolineata l’importanza del modello operativo proposto dal Joint Research Laboratory - JRL, che unisce soggetti diversi sugli stessi obiettivi di ricerca e di sviluppo, e l’importanza delle azioni della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna nel creare una massa critica di competenze, capace di competere efficacemente a livello internazionale, sia per la qualità dei laboratori di ricerca, sia per il coinvolgimento di un tessuto industriale pronto a raccogliere le sfide dell’innovazione.