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Stop alle frodi sull’olio d’oliva: parte il progetto OLEUM

Al via un nuovo progetto europeo, coordinato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell'Alma Mater, per creare nuovi metodi in grado di garantire qualità e autenticità dei prodotti oleari, a partire dagli “extra vergine”


Basta miscelazioni illegali e stop ai finti “extra vergine”. Parte OLEUM, un nuovo progetto europeo guidato dall'Università di Bologna
con l’obiettivo di garantire qualità e autenticità dell’olio d’oliva. Coordinato dalla professoressa Tullia Gallina Toschi del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell'Alma Mater, il progetto è finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 e coinvolge 20 partner internazionali, provenienti da 15 paesi europei ed extra-europei con un budget di 5 milioni di euro, il più alto mai stanziato in Europa su questa linea di ricerca.

L'Europa è attualmente il più grande produttore di olio di oliva al mondo, con oltre il 70 per cento della produzione globale. Molti paesi extra europei stanno però espandendo la loro produzione, aumentando così la propria competitività nel settore. Un’espansione dei mercati che, assieme alla mancanza di armonizzazione dei metodi di analisi, lascia spazio ai contraffattori. Le peculiari caratteristiche sensoriali e i suoi effetti nutrizionali benefici, rendono infatti l’olio d’oliva, soprattutto quello “extra vergine”, un bersaglio sensibile per le frodi, andando così a colpire un prodotto simbolo, archetipo della qualità enogastronomica e nutrizionale della dieta mediterranea.

Nei quattro anni di ricerca previsti OLEUM metterà allora a punto nuovi metodi analitici (e revisionerà alcuni di quelli esistenti) per individuare le frodi sull’olio d’oliva e per valutarne qualità e autenticità, condividendo i risultati ottenuti mediante la creazione di una banca dati (OLEUM DATABANK) e una rete di laboratori, enti di ricerca e aziende del settore oleario (OLEUM NETWORK).

Il progetto si articolerà su quattro principali aree di azione: legislativa, analitica, di armonizzazione e relativa alla fiducia dei consumatori. Dal punto di vista legislativo e normativo, OLEUM svilupperà una serie di possibili soluzioni per migliorare gli standard normativi ed armonizzarli su scala mondiale. Per quanto riguarda l’analisi, invece, saranno individuati i punti deboli dei metodi esistenti per la valutazione di qualità e autenticità del prodotto, migliorandone prestazioni ed efficienza e promuovendone il trasferimento tecnologico. Il progetto avrà inoltre l’obiettivo di mettere a punto approcci analitici rapidi ed innovativi in grado di rilevare miscele illegali, misurare la qualità e la freschezza del prodotto e monitorare la sua conformità rispetto all’origine, geografica o botanica dichiarata.

OLEUM proporrà poi un’armonizzazione su scala globale dei metodi analitici nel settore oleario e verrà predisposta una banca dati per condividere i risultati delle ricerche condotte e le informazioni disponibili riguardo alle frodi esistenti ed emergenti. Infine, attraverso una capillare attività di disseminazione mirata a diffondere le conoscenze ai consumatori, alle industrie ed alla comunità scientifica, OLEUM contribuirà a preservare l'immagine dell'olio di oliva su scala globale.