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Il patrimonio UNESCO tra valore educativo e punto di forza economico

A Ravenna, la prima conferenza internazionale dedicata alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio tutelato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura


Il patrimonio UNESCO come valore educativo e culturale, ma anche come punto di forza del tessuto economico della collettività
. Non poteva che tenersi a Ravenna - sede di otto siti UNESCO - una conferenza internazionale su questo tema. L'appuntamento è infatti in programma giovedì 27 e venerdì 28 ottobre nella sede ravennate della Scuola di Giurisprudenza dell'Alma Mater.

La conferenza - che riunirà a Ravenna i maggiori esperti mondiali sul tema - è organizzata dai dipartimenti di Scienze Giuridiche e di Beni Culturali, sponsorizzata dalla Fondazione Flaminia e dal Campus di Ravenna, ed ha il patrocinio del Ministero dei beni culturali, del Gruppo di interesse di diritto internazionale dell’economia, della Società europea di diritto internazionale e della International Law Association – Branch of Italy.

All'inaugurazione della due giorni prenderanno parte, tra gli altri, il professor Angelo Paletta, in rappresentanza del rettore Francesco Ubertini, l'assessore alla cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino, Gianfranco Gualtieri, presidente di Fondazione Flaminia, il soprintendente Giorgio Cozzolino e Mario Scalini, direttore del Polo museale dell'Emilia-Romagna.

Sono previsti inoltre i contributi di Mauro Cellarosi, presidente dell'Ordine degli avvocati di Ravenna, di Luigi Tomassini, direttore del Dipartimento di Beni Culturali, di Giovanni Luchetti, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, di Nicoletta Sarti, presidente della Scuola di Giurisprudenza, di Francesca Curi, responsabile dell'unità organizzativa del Dipartimento di Scienze Giuridiche, di Michele Angelo Lupoi, coordinatore della Laurea magistrale di Giurisprudenza, e della ricercatrice Maria Cristina Carile, che guiderà una visita ad hoc ad alcuni monumenti Unesco di Ravenna.

“L'obiettivo – spiega Elisa Baroncini, professoressa di diritto internazionale – è quello di renderci consapevoli e di promuovere al meglio l'immenso patrimonio culturale, artistico e paesaggistico che l'Italia ha a disposizione, ma che non sempre riesce a valorizzare. Abbiamo quindi pensato di partire proprio da Ravenna, sede di ben otto monumenti Unesco, per dare ancora più forza al progetto, unire i saperi accademici e metterli a disposizione della collettività, per promuovere il patrimonio Unesco non solo quale valore educativo e culturale, ma anche quale asse portante dell'economia”.

“Il convegno è l’emblema dell’approccio interdisciplinare che anima il dipartimento – è il commento di Mario Neve, coordinatore del corso di laurea magistrale in Cooperazione Internazionale, Tutela dei Diritti Umani e dei Beni Etno-culturali – e si pone come sfida per proporre una panoramica il più ampia possibile dei progetti e dei problemi con respiro internazionale”.

“I dipartimenti – conferma Michele Angelo Lupoi – si stanno dando sempre di più ‘topic’ comuni: da tempo il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza si è orientato ad esempio sul tema dei diritti, della sicurezza e dell’ambiente, che saranno anche al centro di questo convegno”.

Unesco World Heritage Between Education and Economy: a Legal Analysis

dal 27 al 28 Ottobre 2016

ore: 09:00

Campus di Ravenna, Scuola di Giurisprudenza (Via Oberdan, 1 - Ravenna)

Ingresso libero previa iscrizione

Presso la Scuola di Giurisprudenza del Campus di Ravenna, una conferenza internazionale che studierà il patrimonio UNESCO come valore educativo e culturale, ma anche quale punto di forza del tessuto economico della collettività che ha ricevuto in eredità beni ed espressioni geniali e di bellezza ineguagliabile

La Conferenza - che riunirà a Ravenna, quale sede di ben otto siti UNESCO, i maggiori esperti mondiali sul tema - è organizzata dai dipartimenti di Scienze Giuridiche e Beni Culturali, sponsorizzata dalla Fondazione Flaminia e dal Campus di Ravenna, ed ha il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, del Gruppo di interesse di diritto internazionale dell'economia, della Società europea di diritto internazionale e della International Law Association - Branch of Italy.