Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home In Ateneo Social network: un protocollo per promuovere l'uso corretto

Social network: un protocollo per promuovere l'uso corretto

Coinvolge, tra gli altri, il Dipartimento di Psicologia dell'Alma Mater. Si parte con due giornate di formazione per docenti e dirigenti scolastici di tutte le scuole emiliano-romagnole

Promuovere le competenze e armonizzare le azioni di prevenzione relative ad un corretto uso dei social network: sono questi gli obiettivi del "Protocollo di intesa sull’uso consapevole delle nuove tecnologie da parte dei giovani", siglato oggi da Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Polizia di Stato (Questura di Bologna e Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna), CORECOM Emilia-Romagna, Garante per l’infanzia e l’Adolescenza e Università di Bologna - Dipartimento di Psicologia.

Il Protocollo d’intesa trova prima attuazione nel ciclo di seminari “Social o non social? Incontri per un uso consapevole delle nuove tecnologie”. Le prime due giornate di formazione - che si terranno oggi, mercoledì 25 ottobre, presso la Fondazione Golinelli di Bologna e giovedì 27 ottobre, sempre a Bologna, presso il liceo Righi - sono rivolte ai docenti ed ai dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado dell'Emilia-Romagna.

L’accordo rappresenta una tappa importante nel percorso, intrapreso da tempo, che l’Ufficio Scolastico Regionale ha messo in atto per analizzare il mutevole e sempre più pervasivo ruolo dei social network. In questi ultimi mesi, tra le altre, sono state realizzate indagini, percorsi didattici e iniziative di formazione, sia direttamente con i Centri Territoriali di Supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, che con la collaborazione di altre istituzioni. I materiali sono disponibili nella sezione "Cyberbullismo" del sito istituzionale dell’USR ER.

"Social o non social? Questo è il dilemma che accomuna sia i nativi digitali che gli adulti non preparati agli effetti dirompenti dei nuovi ambienti di apprendimento", spiega Stefano Versari, direttore generale dell’USR ER. "Oltre un miliardo e mezzo di persone nel mondo, e 28 milioni in Italia, usano Facebook, oltre ad altri social e app di instant messaging. La grande influenza dei social network nella vita di ognuno di noi impone una nuova strategia educativa in materia di uso consapevole dei media. Da un lato sono sicuramente da sfruttare, anche in ambito scolastico, le grandi possibilità offerte dai nuovi ambienti digitali. Dall’altro lato il loro utilizzo improprio può portare a conseguenze irreparabili, come ci hanno purtroppo ribadito recenti fatti di cronaca. La stipula di questo protocollo d’intesa costituisce un'opportunità per favorire l’uso consapevole delle nuove tecnologie”.

"Il protocollo rappresenta una tappa fondamentale nella campagna di educazione alla legalità in cui è costantemente impegnata la Polizia di Stato. Lo considero una delle forme più incisive dell’azione di prevenzione alla quale siamo giornalmente chiamati in quanto volto a costruire, insieme, un modello di protezione dei ragazzi", dichiara Ignazio Coccia, Questore di Bologna. "Il progetto, che è stato realizzato nell’ambito delle attività di prossimità svolte dalla Polizia di Stato, si propone di sensibilizzare il personale docente sui rischi e pericoli della rete internet con l’obiettivo di far conoscere loro le modalità di protezione per una navigazione sicura, consapevole e responsabile di queste tecnologie, al fine di poter indirizzare i ragazzi verso un uso corretto del mezzo informatico, prevenendo i fenomeni legati al cyberbullismo e all’adescamento online".

"Il disciplinare, sottoscritto con i vari partner dell’iniziativa, è la riprova di come un’azione sinergica tra le varie istituzioni presenti sul territorio consenta di predisporre modelli e percorsi educativi adeguati alle esigenze dei giovani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni destina importanti risorse nella sensibilizzazione ad un uso consapevole dei sistemi evoluti di socializzazione, ma solo la stretta collaborazione con le figure deputate alla formazione e alla tutela dei più giovani può consentire di raggiungere in modo incisivo il maggior numero possibile di destinatari", afferma Geo Ceccaroli, dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna.

"L’uso consapevole delle nuove tecnologie è un tema centrale nella prevenzione del cyberbullismo", spiega Vincenzo Natale, direttore del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna. "Il Dipartimento di Psicologia, attraverso il Servizio Psicologico SERES e in collaborazione con altre Istituzioni coinvolte nel presente protocollo di intesa, si sta dedicando da alcuni anni alla prevenzione del fenomeno del cyberbullismo nelle scuole".

"I percorsi di prevenzione - commenta Annalisa Guarini, responsabile del Servizio SERES - coinvolgono gli studenti, i genitori e gli insegnanti, con la convinzione che solo un progetto rivolto all’intero mondo educativo possa prevenire e contrastare il fenomeno del cyberbullismo. Il protocollo di intesa è un’opportunità per rendere più sistematici e diffusi questi percorsi di prevenzione nella Regione Emilia-Romagna".

"Il Corecom Emilia-Romagna - aggiunge la presidente del Corecom e docente all’Università di Bologna Giovanna Cosenza - si è adoperato con grande impegno, negli ultimi anni, per mettere insieme gli operatori che in Regione si occupano dell’uso dei media digitali e della rete da parte dei bambini e degli adolescenti. Il Protocollo d’intesa non è l’ennesimo pezzo di carta pieno di belle parole, ma un punto di partenza concreto e operativo per organizzare iniziative concrete e congiunte, che partiranno subito, di formazione nelle scuole, in un’ottica di collaborazione e dialogo costante fra le istituzioni, le scuole, le generazioni, le persone".